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I timori dei Paesi periferici della zona euro, in primis Italia e Spagna, in merito ad un possibile prelievo forzoso sui conti correnti che potrebbe essere imposto dall’Unione europea sulla scia di quanto sta accadendo a Cipro, sono stati ulteriormente alimentati dalle dichiarazioni del premier russo, Dmitry Medvedev, che nel corso di un’intervista ha affermato che il prelievo straordinario sui depositi bancari come condizione per il salvataggio finanziario è una misura sbagliata che in futuro potrebbe essere estesa anche ad altri Paesi europei in difficoltà, come ad esempio Italia e Spagna.

Se l’ipotesi avanzata da Medvedev dovesse trasformarsi in realtà, l’impatto negativo sui mercati finanziari di tutta Europa sarabbe notevole e inevitabile, senza contare che la misura potrebbe portare ad una fuga di capitali che danneggerebbe ulteriormente il sistema economico e finanziario dei Paesi colpiti dal prelievo forzoso.

Ma non manca chi invece tende ad escludere l’introduzione di misure di questo tipo. Tra questi figura il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che nel corso di un suo intervento al Parlamento europeo ha dichiarato che per Cipro esiste sicuramente un rischio sistemico, aggiungendo al contempo che si tratta di un caso unico e lasciando così intendere che una misura di questo tipo non verrà nuovamente imposta in futuro come condizione per la concessione di aiuti. Dijsselbloem ha inoltre difeso la decisione dell’Eurogruppo, in quanto a suo avviso era inevitabile al fine di limitare il debito che Cipro dovrà rimborsare.

Per quanto riguarda in particolar modo l’Italia, il presidente della Consob Giuseppe Vegas ha cercato di rassicurare i risparmiatori escludendo l’ipotesi di un prelievo forzoso sui conti correnti italiani, in quanto a suo avviso non esiste alcun pericolo di contagio per le banche italiane. Dello stesso parere anche l’Abi (Associazione Bancaria Italiana), che in una nota ha  ricordato la posizione di grande solidità degli istituti di credito italiani, sottolineando al contempo la loro esposizione in misura minima verso Cipro.

Nel frattempo a Cipro, proprio al fine di evitare una fuga di capitali, le banche restaranno chiuse fino a martedì prossimo, mentre la Borsa resterà chiusa fino a domani. Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa, il governo avrebbe messo a punto un piano alternativo per evitare la bancarotta e che prevede il prelievo forzoso solo sui conti correnti con depositi oltre i 100.000 euro. Il presidente Nicos Anastasiades lo presenterà oggi ai partiti e poi, in caso di via libera da parte di questi, lo sottoporrà al voto del Parlamento.

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