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La Tares è tra i tributi che vanno ad arricchire le casse dei Comuni italiani, le stesse che però vengono costantemente erose da spese di varia natura. Tra i costi maggiori che i Comuni italiani si trovano a sostenere, a sopresa, figurano quelli per i canili, sempre più affollati. Basti pensare che in media ogni Comune spende ogni anno circa 1.500 euro per ogni singolo animale presente in un canile. Da qui l’idea di applicare uno sconto sulla Tares a chi decide di adottare un cane.

L’iniziativa è nata in Sicilia, precisamente a Francofonte, in provincia di Siracusa, dove viene concesso un bonus di ammontare massimo fino a 450 euro a chi decide di adottare un cane. Stessa iniziativa è stata adottata poco vicino, a Solarino, dove la delibera approvata lo scorso agosto dalla giunta comunale prevede che sia lo stesso Comune a farsi carico della Tares di chi adotta un cane, fermo restando un tetto massimo di 750 euro. Inoltre, per evitare eventuali abusi, ossia per scongiurare la possibilità che dei malintenzionati possano decidere di adottare un cane solo per ottenere lo sgravio, finendo poi per abbandonarlo o maltrattarlo, è previsto che due volte l’anno i vigili si rechino a casa di chi ha scelto di adottare un cane, ottenendo così lo sconto sulla Tares, per verificare che il cane sia lì e che stia bene.

L’iniziativa dovrebbe riuscire quindi da un lato a rendere meno gravoso il costo dei canili sulle casse dei Comuni e dall’altro a spingere coloro che hanno scelto di adottare un cane di prenderne uno dai canili anziché recarsi presso allevamenti o negozi di animali, ottenendo così uno sconto sulla Tares che sono chiamati a versare.

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa adottata da alcuni Comuni italiani, sottolinenado però la necessità di disporre gli opportuni controlli per evitare abusi.

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