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Nel giorno dello stacco della cedola da 0,58 euro per azione il titolo Marr a Piazza Affari viaggia in territorio negativo arrivando a perdere nel primo pomeriggio oltre quattro punti percentuali a 9,54 euro.

A risollevare l’andamento del titolo non è servita neanche la promozione arrivata questa mattina dagli analisti di Mediobanca, che hanno comunicato di aver rivisto al rialzo il target price da 9,3 a 10,2 euro, confermando al contempo rating “neutral”. La decisione è stata presa a seguito della revisione al rialzo delle stime di eps 2013-2015 del 2%, in altre parole gli analisti di Piazzetta Cuccia ipotizzano ora per il colosso della ristorazione una crescita organica dell’1,8% nel 2013 e dell’1,5% nel 2014-2015. Al contempo, inoltre, è stato rivisto al ribasso il tasso risk-free italiano, dal 5,50% al 4,50%, che ha portato a un calo del costo medio ponderato del capitale dal 7,77% al 7,19%.

Gli esperti di Mediobanca hanno affermato che i risultati realizzati da Marr nel corso del primo trimestre di quest’anno hanno evidenziato ulteriormente l’elevata flessibilità della strategia del gruppo, pertanto se i consumi dovessero mantenersi sotto pressione anche nel corso dei prossimi mesi il gruppo sarebbe ugualmente in grado di fronteggiare la situazione. A sostenere il gruppo, soprattutto nell’ambito dell’azione volta ad un costante controllo dei costi, sarà anche la recente acquisizione di Scapa. Infine, secondo Piazzetta Cuccia, la sostenibilità del dividendo non è un rischio.

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