A seguito della pubblicazione da parte delle principali società europee quotate in Borsa dei risultati realizzati nel corso del 2013, gli analisti di Société Générale hanno rivisto al rialzo le loro previsioni sugli utili attesi per quest’anno e indicato agli investitori sette titoli azionari europei che a loro avviso vale la pena includere all’interno del proprio portafoglio di investimenti, avendo attribuito a ciascuno di essi rating “buy”.
Nella lista non compare alcuna società italiana. Al riguardo ricordiamo che in un altro recente report Société Générale aveva indicato Ferragamo, Tod’s e Campari come da vendere.
Tornando alla lista delle sette azioni europee da acquistare, invece, figurano Akzo Nobel, Kering, SKF, Pernod Ricard, Solvay, L’Oreal e Nestlé.
Per quanto riguarda Akzo Nobel, la banca francese ha assegnato un target price di 65 euro, quindi con un potenziale di rialzo dalle quotazioni recenti del 15%, mentre il dividend yield è stimato al 2,8% nell’esercizio 2014 e al 3% nel 2015. Al colosso del lusso Kering è stato invece attribuito un prezzo obiettivo di 91 euro, che implica un margine di crescita del 27%, mentre il dividend yield è invece al 2,8% nel 2014 e al 3,1% nel 2015. Per SKF il prezzo obiettivo indicato è di 200 corone svedesi, a cui occorre sommare un rendimento della cedola del 3,5%, per un ritorno totale stimato del 21%.
A Pernod Ricard, famoso marchio francese, è stato attribuito il target price di 95 euro, che implica un potenziale di rialzo dalle quotazioni attuali del 13%, mentre il rendimento della cedola è invece intorno al 2%. E’ invece di 130 euro il prezzo obiettivo attribuito a Solvay, con un margine di crescita del 16%, mentre il dividend yield è intorno al 3% sia quest’anno che nel prossimo. Per il colosso francese L’Oreal, il target price attribuito è di 140 euro, sottovalutato quindi del 14%, con un rendimento della cedola stimato al 4,4% nell’esercizio 2014 e al 4,8% nel 2015. Infine, al gigante elevetico Nestlé è stato assegnato il target price di 76 franchi, superiore del 13,4% rispetto alle quotazioni attuali.
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