Piazza Affari chiude in flessione l’ultima seduta della settimana, così come le principali borse europee; la Banca d’Italia ha comunicato che a luglio il debito pubblico italiano ha toccato il nuovo massimo storico, sfiorando i 2.169 miliardi di euro, in aumento rispetto 2.168 miliardi di fine giugno.
Per quanto riguarda gli indici della Borsa Italiana, il Ftse Mib ha perso lo 0,1% a 21.070 punti chiudendo la settimana con un calo dell’1,51%; male anche il Ftse Italia All Share che ha perso lo 0,07% a 22.306 punti; positivi, invece, il Ftse Italia Mid Cap (+0,24%) e il Ftse Italia Star (+0,46%). Su 323 titoli trattati, 141 hanno chiuso in rialzo, 163 in ribasso, mentre sono rimaste invariate le rimanenti 19 azioni. L’euro si è riportato a 1,295 dollari, mentre l’oro è sceso 1.230 dollari.
Tra i titoli del settore bancario si evidenzia il Monte dei Paschi di Siena che è salito a 2,87% a 1,146 euro; l’istituto toscano è ancora alla prese con il patto di sindacato sottoscritto dalla Fondazione MPS (per maggiori informazioni si veda: La Fondazione Monte dei Paschi di Siena cerca un accordo con Axa)
In calo, seppur di poco, Unicredit, che chiude a -0,32% a 6,29 euro; Mediobanca, invece, ha recuperato lo 0,64% a 7,045 euro; Banca Ifis è salita del 2,71% a 15,52 euro. Bene anche Credem, che ha guadagnato lo 0,88% a 6,88 euro, mentre la Popolare dell’Emilia Romagna ha ceduto lo 0,15% a 6,525 euro.
Per quanto riguarda gli altri principali titoli in listino, Enel ha guadagnato lo 0,38% a 4,218 euro; il Consiglio di Amministrazione della società ha esaminato gli sviluppi del progetto di riassetto delle attività del gruppo in America Latina e in Iberia.
Vendite su Fiat Chrysler, che ha chiuso a -1,19% a 7,865 euro; Fiat Investiments la società che, dopo la fusione tra Fiat e Chrysler, assumerà il nome di Fca (Fiat Chrysler Automobiles) ha comunicato di aver depositato la domanda di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie della società sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana.
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