La trimestrale di Unicredit è stata accolta molto favorevolmente dal mercato. A dirlo non solo le opinioni dei traders e degli investitori ma alcuni semplici dati facilmente deducibili guardando il grafico della quotazione Unicredit. La trimestrale del colosso bancario italiano è stata pubblicata lo scorso 3 agosto. Il 2 agosto, il prezzo delle azioni Unicredit in chiusura di seduta si era assestato a 16,63 euro.
Il successivo 7 agosto, ossia il lunedì dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, la quotazione era salita a 18,35 euro. In appena tre sedute, quindi, il valore delle azioni Unicredit è passato da 16,63 euro a 18,35 euro. In termini percentuali il guadagno è stato del 10%. Ci fermiamo sole tre sedute, senza quindi analizzare quello che è avvenuto dall’8 in poi, poichè dopo l’iniziale euforia sono scattate le naturali prese di profitto.
In considerazione di questa situazione per le prossime settimane conviene comprare o vendere azioni Unicredit? La domanda riguarda sia chi compra azioni Unicredit che chi investe in azioni Unicredit con il trading di Cfd.
Questi ultimi nei tre giorni (2,3 e 7 agosto) hanno realizzato un profitto molto interessante. Comprando un Cfd il 2 che poi è stato venduto poco prima l’avvio delle prese di beneficio, il guadagno ottenuto è stato del 10%.
Trimestrale Unicredit
Il semestre di Unicredit si è chiuso con ricavi pari a 9,69 miliardi di euro, in flessione del 2,5% rispetto al primo semestre 2016 e costi operativi che si sono contratti del 3,6% a 5,74 miliardi di euro. Variazione negativa anche per il margine operativo lordo che è stato pari a 3,94 miliardi di euro, in flessione dello 0,9% nel confronto con il primo semestre 2016. Il colore verde, invece, ha caratterizzato l’andamento dell’utile che è salito fino a 1,85 miliardi di euro dagli 1,32 miliardi di euro contabilizzati nel primo semestre del 2016.
L’aumento percentuale dell’utile netto di Unicredit è stato del 40,2%. Non è stato solo questo il dato che ha spinto gli investitori a comprare azioni Unicredit. I traders infatti sono rimasti positivamente colpiti anche dal forte calo dei crediti deteriorati che si sono ridotti di 53 miliardi di euro, con un rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e il totale crediti ulteriormente in calo all’11%. Per quello che riguarda la base patrimoniale, il CET1 ratio fully loaded a fini regolamentari di Unicredit si era attestato a fine giugno al 12,8%, in miglioramento di 135 punti base rispetto alla fine del primo trimestre 2017.
Dividendo Unicredit non più script
A dare valore alle azioni Unicredit nelle ultime sedute è stata anche la conferma, arrivata direttamente da Mustier, che sull’esercizio 2017 sarà staccato un dividendo in contanti. Niente più script dividend per gli azionisti Unicredit ma una cedola vera che mancava da alcuni esercizio. L’ammontare del dividendo Unicredit 2018, relativo vale a dire all’esercizio 2017, dovrebbe essere pari al 20% dell’utile realizzato. La cedola si dovrebbe mantenere sugli stessi livelli anche per i due esercizi seguiti. Il fatto che il dividendo Unicredit verrà staccato non solo sull’esercizio 2017 ma anche per i due esercizi successivi, è una notizia positiva che non potrà non influenzare il valore delle azioni Unicredit nel lungo termine.
ATTENZIONE – Ricordiamo che investire in azioni che staccano dividendi è molto vantaggioso anche per opera con il trading di Cfd. Per questo è consigliabile imparare a fare trading di Cfd su una piattaforma sicura, in modo tale da non farsi trovare poi impreparati. Tra i broker che permettono di investire in azioni che pagano dividendi c’è Markets.
Azioni Unicredit: meglio comprare?
E’ meglio comprare o vendere le azioni Unicredit a seguito della pubblicazione della trimestrale? Per rispondere a questa domanda bisogna partire dal presupposto che non esiste una strategia che non sia esente da rischi. Tuttavia, grazie alle raccomandazione degli analisti, è possibile ridurre il margine di rischio.
E in effetti gli esperti che si sono espressi sulle prospettive di Unicredit a seguito della pubblicazione della trimestrale sono stati tanti. Già il giorno dopo la diffusione dei conti trimestrali, è arrivata una valanga di giudizi. Al fine di permettere all’investitore di maturare una visione di insieme, elenchiamo tutti i rating e i target price ad oggi presenti su Unicredit:
- Mediobanca ha rating outperform con target price alzato a 22 euro
- JP Morgan ha rating outperform e target price alzato a 22 euro
- Equita ha rating buy e target price a 20,7 euro
- Jefferies ha rating buy e target price a 21 euro
- Banca Imi ha rating add e target price a 20 euro
- Societe Generale ha rating hold e target price a 18 euro
- Morgan Stanley ha rating hold e target price a 18,5 euro
- Barclays ha rating equalweight e target price a 19 euro
- Macquarie ha rating outperform e target price a 22 euro
- RBC Capital ha rating outperform e target price a 20 euro
Il giudizio prevalente sul titolo Unicredit è outperform. Questo significa che per la maggior parte degli esperti, Unicredit farà meglio del mercato anche nel prossimo periodo. Da non sottovalutare il fatto che quasi tutti gli analisti hanno alzato l’asticella del target price e questo significa che il consiglio resta sempre quello di comprare azioni Unicredit. Le quotazioni attuali di Unicredit sono in area 17,64 euro.
Scenario ribassista su azioni Unicredit?
Fino ad ora abbiamo messo in evidenza quello che è lo scenario prevalente sul titolo Unicredit ossia la view positiva. Come sanno tutti gli investitori, però, l’aumento di prezzo delle azioni Unicredit non è scontato. In altre parole può anche essere che nelle prossime settimane, la quotazione Unicredit subisca anzi una flessione. Questa tesi è supportata sopratutto dall’analisi tecnica. Se infatti si va a guardare allo storico del titolo, si evince che la quotazione Unicredit da inizio anno ha messo a segno un rialzo di oltre il 30% (variazione al 9 agosto).
Le flessioni emerse nelle più recenti sedute potrebbero essere il segnale che sono partire le prese di profitto. Alla luce di questa considerazione, comprare azioni Unicredit può apparire rischioso. Un elemento che potrebbe andare ad impattare sull’andamento futuro del titolo, potrebbe essere la politica monetaria della Bce. Su questo punto però c’è da dire che normalizzazioni in ambito monetario non sono all’orizzonte.
Ma se davvero la quotazione Unicredit fosse destinata ad un ribasso, allora è meglio lasciar perdere il titolo? Senza addentrarci nell’ambito borsistico ma restando al solo trading di Cfd, possiamo dire che con i Contratti per Differenza su Unicredit è possibile guadagnare semplicemente andando short.
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