Il Bitcoin è sceso sotto quota 95.000 dollari per la prima volta negli ultimi sei mesi, in un clima di forte avversione al rischio che sta colpendo tutti i mercati globali. Nel solo comparto degli investimenti istituzionali sono stati ritirati quasi 900 milioni di dollari dai fondi legati alla principale criptovaluta, evidenziando un rapido deterioramento del sentiment.
La flessione ha raggiunto un minimo di 94.147 dollari, avvicinando il Bitcoin all’azzeramento dei guadagni registrati nel 2025. Ad ottobre la criptovaluta aveva toccato un massimo storico di 126.251 dollari, mentre la chiusura del 2024 si era attestata a 93.714 dollari.
Pressione dalle opzioni: put aggressive su 85.000 e 90.000 dollari
Nel mercato delle opzioni la richiesta di protezione al ribasso è cresciuta bruscamente nelle ultime 24 ore. Secondo i dati di Deribit by Coinbase, i contratti più scambiati sono ora le put con strike 85.000 e 90.000 dollari, superando i volumi delle call su livelli rialzisti come 120.000 e 140.000 dollari.
Per mesi le call sopra i 100.000 dollari avevano dominato il mercato, spinte da nuovi massimi storici consecutivi. L’improvvisa inversione riflette un sentiment di rischio molto più elevato e aspettative crescenti di ulteriore correzione.
Liquidazioni record e sentiment in “estrema paura”
Il mercato crypto è ancora sotto shock dopo le liquidazioni da 19 miliardi di dollari avvenute il 10 ottobre, che hanno bruciato oltre 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione complessiva secondo CoinGecko.
Le liquidazioni delle posizioni long continuano a salire, mentre l’open interest sui futures fatica a tornare ai livelli precedenti al crash. L’indice “Fear & Greed” di CoinMarketCap sta scivolando verso la soglia di extreme fear, uno dei segnali più chiari di aspettative ribassiste.
Gli ETF sul Bitcoin registrano enormi deflussi
Gli ETF basati sul Bitcoin hanno visto deflussi netti per 870 milioni di dollari in una sola giornata, la seconda peggiore da quando questi strumenti sono stati introdotti. La pressione istituzionale accentua ulteriormente la fragilità della domanda nel breve periodo.
Macroincertezza e rallentamento degli asset rischiosi
La breve ripresa delle borse americane di inizio settimana si è rapidamente dissolta. Il clima di incertezza dovuto al ritardo delle nuove statistiche economiche spinge molti trader a dubitare che la Federal Reserve possa giustificare un taglio dei tassi nel breve termine. Il risultato è una fuga dagli asset più volatili, criptovalute incluse.
Secondo Max Gokhman (Franklin Templeton Investment Solutions), la correlazione fra Bitcoin e altri asset rischiosi è piena:
«La vendita attuale è completamente correlata alle altre attività rischiose, ma la volatilità più elevata rende la correzione cripto molto più intensa».
Liquidità in calo: depth di mercato a –30%
La liquidità del mercato spot si è assottigliata in modo marcato. Secondo Kaiko, la market depth è scesa di circa 30% rispetto ai massimi annuali, indicando una minore capacità del mercato di assorbire ordini di grandi dimensioni senza movimenti bruschi del prezzo.
Augustine Fan (SignalPlus) sottolinea come il Bitcoin sia ora tornato negativo rispetto all’inizio del mandato presidenziale e come non restino supporti tecnici solidi fino alla zona 90.000 dollari.
Opzioni verso strategie neutre: straddle e strangle in aumento
Nel mercato derivato aumenta la domanda di strategie di volatilità pura, come straddle e strangle, segno che molti trader non prevedono una direzione netta ma si aspettano movimenti ampi nei prossimi giorni.
Pressione anche su Strategy Inc. e le sue riserve di Bitcoin
La situazione peggiora a causa del calo delle azioni di Strategy Inc., il gigante accumulatore di Bitcoin. La capitalizzazione dell’azienda rischia di scendere sotto il valore dei suoi circa 60 miliardi di dollari in riserve.
Il titolo è sceso del 4% nella giornata di venerdì ed è ora in perdita di oltre il 30% dall’inizio dell’anno.
L’enterprise value stimato è di circa 74,8 miliardi di dollari, un margine sempre più sottile rispetto al valore delle riserve in BTC.
Nel frattempo, Michael Saylor ha confermato a CNBC che l’azienda sta acquistando “una quantità rilevante” di Bitcoin e che lunedì verranno resi pubblici i dettagli degli ultimi acquisti. In un post su X, Saylor ha riconfermato la linea di sempre, limitandosi a scrivere “hodl” per invitare gli investitori alla calma.
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