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Gli azionisti di Banco Popolare nel corso della prima parte del 2013, in relazione all’esercizio 2012, non intascheranno alcun dividendo, sulla scia di quanto già accaduto lo scorso anno in relazione all’esercizio 2011 e in linea con le previsioni degli analisti.

La decisione è stata presa a fronte della perdita netta di 945 milioni di euro realizzata nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2012, quindi superiore rispetto alle stime degli analisti. Al riguardo, in particolare, gli esperti di Banca Imi prevedevano un rosso di 854 milioni, quelli di Equita  un risultato negativo per 554 milioni e quelli di Banca Akros una perdita di 646 milioni di euro. In ogni caso si tratta di un risultato migliore rispetto al rosso di 2,258 miliardi di euro realizzato nel 2011.

Nella nota mediante la quale sono stati diffusi i risultati relativi all’esercizio 2012 viene spiegato che la perdita è da ricondurre principalmente alle svalutazioni sulla banca online e alle rettifiche di valore su crediti richieste dalla Banca d’Italia. In particolare, le rettifiche di valore su avviamenti e partecipazioni sono risultate pari a 442,5 milioni, principalmente imputabili alla svalutazione della partecipazione Agos-Ducato per 399,5 milioni, pertanto il risultato delle partecipate, valutate con il metodo del patrimonio netto, risulta negativo per 66,8 milioni ma in miglioramento dai -7,9 milioni del 2011. Se si escludono le componenti straordinarie, il risultato netto dell’esercizio sarebbe risultato positivo per 145 milioni di euro.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, nonostante gli impatti economici negativi, il core tier 1 ratio è risultato pari al 10,1%, in forte crescita rispetto al 7,1% di inizio anno.

 

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