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Beni Stabili ha diffuso ieri in serata i dati riguardanti il primo trimestre dell’esercizio in corso, archiviato con un utile netto consolidato di 6,9 milioni, in calo del 57,8% rispetto allo stesso periodo del 2012 soprattutto a causa dell’impatto negativo derivante dall’introduzione dell’Imu e dai maggiori oneri finanziari.

Riguardo a questi ultimi, a pesare è stato soprattutto il costo del rifinanziamento dei debiti in scadenza e le variazioni negative di fair value legate alla contabilizzazione del bond convertibile al 2018, mentre l’Imu, come precisato nel comunicato stampa diffuso dalla società, ha determinato una flessione della  gestione operativa nonostante la crescita di 1,2 milioni di euro negli affitti lordi.

Nel periodo in esame ricavi netti da locazione sono stati pari a 46,84 milioni di euro, in flessione rispetto ai 50,44 milioni realizzati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, il risultato operativo ha registrato una nuova flessione passando da 46,86 milioni a 45,6 milioni di euro, mentre il risultato netto ricorrente è stato pari a 18,3 milioni di euro.

Al 31 marzo 2013 l’indebitamento netto ammontava a 2,16 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,22 miliardi di inizio anno, mentre il valore complessivo del portafoglio immobiliare è risultato pari a oltre 4,2 miliardi di euro con un Nav di 1,071 euro per azione dai 1,065 euro di fine 2012. Tra i principali progetti di sviluppo del periodo è stato segnalato il completamento del complesso Garibaldi a Milano, con 127 milioni di lavori in 30 mesi, cccupazione al 100% con affitto lordo annuo di 15 milioni e scadenza a fine 2019.

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