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Il titolo Apple (AAPL) ha subito un nuovo crollo del 7,3% venerdì, dopo il calo del 9,3% registrato giovedì, segnando due giorni consecutivi di perdite significative. Il motivo? Le nuove tariffe annunciate da Donald Trump, che stanno scuotendo i mercati e sollevando interrogativi su una possibile esenzione per Apple, simile a quella concessa durante il suo primo mandato nel 2018.

Le probabilità di un’esenzione per Apple? Solo il 20%

Secondo l’analista Erik Woodring di Morgan Stanley, la domanda che più di tutte circola tra gli investitori è se Apple riceverà nuovamente una tariffa agevolata. La sua risposta, però, è cauta: le probabilità di un’esenzione mirata sono solo del 20%.

Woodring spiega che, a differenza del passato, le nuove tariffe sono state imposte in modo più rigido attraverso il International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), senza una lista formale di prodotti coinvolti né un processo ufficiale per richiedere esenzioni. Questo complica enormemente la possibilità di una deroga per Apple, che dovrebbe arrivare direttamente per decreto presidenziale e riferirsi a uno specifico prodotto o azienda.

Le possibili conseguenze sui conti Apple

Secondo Woodring, le nuove tariffe potrebbero ridurre del 12% gli utili per azione di Apple nel 2026, anche assumendo che l’azienda riesca ad attuare strategie di mitigazione come l’aumento dei prezzi hardware. Senza alcuna contromisura, l’impatto potrebbe arrivare a un pesantissimo -26%.

Anche Laura Martin di Needham esprime preoccupazione. Secondo le sue stime, se Apple non otterrà un’esenzione, gli utili nel fiscal year 2025 potrebbero ridursi del 28%, con un calo di oltre 2 dollari per azione rispetto all’attuale consenso di $7,32. Questo scenario ipotizza che Apple non aumenti i prezzi negli Stati Uniti.

Martin, tuttavia, attribuisce una probabilità del 30% a una possibile esenzione, ricordando il precedente favorevole con Trump e il recente impegno di Apple a investire 500 miliardi di dollari negli USA nei prossimi quattro anni.

Apple resta comunque un titolo da acquistare?

Nonostante l’incertezza, sia Woodring che Martin mantengono una visione ottimista sul lungo termine. Entrambi consigliano di comprare (buy) il titolo Apple, fissando rispettivamente un prezzo obiettivo di $252 e $260. Tuttavia, l’ombra delle tariffe potrebbe continuare a generare volatilità nel breve termine.

Una catena produttiva da riconsiderare?

La situazione mette ancora una volta in luce la forte dipendenza di Apple dalla produzione in Cina e Sud-est asiatico, dove vengono assemblati i principali prodotti come iPhone e Mac. Se le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina dovessero intensificarsi, Apple potrebbe essere costretta a diversificare ulteriormente la sua catena di approvvigionamento per tutelarsi da futuri rischi geopolitici.

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