Le azioni Tesla hanno vissuto una giornata estremamente difficile: nella sessione di giovedì il titolo è sceso del 6,6%, il peggior risultato da fine luglio, arrivando per qualche ora sotto la soglia dei 400 dollari, livelli che non si vedevano da metà settembre. Il sell-off ha colpito l’intero settore tech, ma Tesla è stata tra le più penalizzate.

Dallo scorso giovedì, quando gli azionisti hanno approvato il controverso pacchetto retributivo da 1 trilione di dollari per Elon Musk, il titolo ha perso circa il 10%. Nonostante questo arretramento, alcuni analisti ritengono che la fase negativa sia temporanea e che il vero valore della compagnia si vedrà nei prossimi anni.
Tra i sostenitori più convinti c’è Dan Ives di Wedbush, che continua a mantenere un rating Outperform sul titolo e un target price molto aggressivo: 600 dollari, uno dei più alti a Wall Street. Per Ives, la chiave del futuro di Tesla non sarà nelle vendite di auto tradizionali, ma nell’evoluzione dell’azienda come player dominante nell’intelligenza artificiale e nella guida autonoma.
Secondo l’analista, Tesla è destinata a conquistare “l’80% del mercato della guida autonoma nei prossimi dieci anni”, una previsione che si basa sui progressi già in fase di test in città come Austin e nell’area della Bay Area, dove l’azienda sta sperimentando il proprio servizio di robotaxi con safety driver. Musk ha dichiarato che ad Austin i conducenti di sicurezza saranno rimossi entro la fine dell’anno, mentre Miami, Dallas, Phoenix e Las Vegas saranno le prossime città a entrare nel programma.
Il progetto più ambizioso resta però la Cybercab, il robotaxi costruito specificamente per la guida autonoma totale, che Musk prevede di portare in produzione ad aprile del prossimo anno.
Parallelamente al settore dei robotaxi, Tesla continua a sviluppare il robot umanoide Optimus, considerato da Musk uno dei pilastri del futuro industriale dell’azienda. Durante l’assemblea degli azionisti è stato annunciato che a Fremont verrà costruita una linea produttiva da 1 milione di unità, destinata poi a espandersi fino a 10 milioni di unità presso la Gigafactory del Texas. Non sono stati forniti tempi certi, ma la fase di pilot production è già iniziata.
Per gli analisti più ottimisti, è proprio questa combinazione di AI, robotaxi e robot umanoidi a rappresentare la vera scommessa su Tesla: un progetto a lungo termine che richiederà pazienza, ma che potrebbe ridefinire completamente il valore dell’azienda.
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