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Fiat Chrysler Automobiles ha presentato i dati di bilancio 2014; il gruppo guidato da Marchionne ha registrato ricavi netti pari a 96,1 miliardi di euro e un utile netto di 632 milioni di euro. Tuttavia, Fca ha deciso non distribuire il dividendo nel corso del 2015.

I numeri del 2014 sono decisamente positivi per Fiat Chrysler Automobiles. I ricavi netti del gruppo, nel corso dello scorso anno, sono aumentati di 9,5 miliardi di euro rispetto al 2013, in percentuale +11%, e +12% a parità di conversione, attestandosi a 96,1 euro. Questo risultato si deve al buon andamento dei mercati in Asia e in America del Nord, che hanno compensato il calo avvenuto in America del Sud.

L’utile netto registrato nel corso del 2014 è stato pari a 632 milioni di euro, dei quali 568 milioni sono da attribuire ai soci della controllante; escluse le componenti atipiche, l’utile netto è stato pari a 955 milioni di euro. Il margine operativo lordo è stato di 8,12 miliardi di euro, mentre il reddito operativo pari a 3,22 miliardi: entrambi i dati sono, dunque, in aumento rispetto a quelli registrati nel 2013.

Per quanto riguarda l’indebitamente netto industriale, a fine dicembre, era pari a 7,7 miliardi di euro, rispetto ai 7 miliardi del 2013, ma c’è da considerate l’acquisizione della quota minoritaria in Chrysler.

I risultati del 2014 di Fca, quindi, sono stati migliori di quelli che si aspettavano gli analisti, i quali prevedevano ricavi per 94 miliardi di euro, risultato operativo di 3,3 miliardi e utile netto di 537 milioni di euro. 

Infine, il consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles ha diffuso anche le stime l’anno corrente; la società si aspetta ricavi di circa 108 miliardi di euro, utile netto compreso tra gli 1 e gli 1,2 miliardi, reddito operativo tra 4,1 e 4,5 miliardi e indebitamente netto industriale compreso tra i 7,5 e gli 8 miliardi di euro. Per quanto riguarda le consegne, sono previsti a livello globale, tra i 4,8 e i 5 milioni di veicoli.

Nonostante i dati positivi, il gruppo ha deciso di non distribuire dividendi nel corso del 2015, in modo da rafforzare ancora di più i mezzi finanziari che servono per centrare gli obiettivi del piano quinquennale presentato lo scorso maggio.

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