Maxi perdita per il Monte dei Paschi di Siena nel corso del 2014. L’istituto toscano ha presentato i conti preliminari relativi all’esercizio 2014 che sono stati tutt’altro che positivi; il 2014, infatti, si è chiuso con una perdita netta di 5,34 miliardi di euro a fronte del -1,43 miliardi dell’anno precedente.
Oltre alla perdita di oltre 5 miliardi di euro, Banca Monte dei Paschi di Siena deve verdersela anche con il risultato di gestione, negativo per quasi 3,8 miliardi di euro, ma non con il margine di intermediazione primario, in aumento dell’1,2 per cento a 3,86 miliardi.
Nonostante l’aumento di capitale di 5 miliardi di euro effettuato la scorsa estate, il patrimonio netto è sceso a 6 miliardi di euro; alla fine del 2014, i crediti deteriorati risultavano pari a 23,1 miliardi di euro, in aumento del 10,2 per cento rispetto all’inizio dell’anno, ma in calo rispetto a fine settembre. Il portafoglio titoli era pari a 33 miliardi di euro, mentre il Common Equity Tier 1 pari all’8,7%. La raccolta totale è stata pari a 232 miliardi di euro, in linea con i dati di fine 2013; a raccolta diretta è scesa dello 0,3% a 126 miliardi, mentre quella indiretta è salita del 2,7% a 106 miliardi.
A fronte dei risultati dell’esercizio 2014, il Consiglio di Amministrazione di MPS ha proposto all’assemblea di ampliare l’aumento di capitale disposto per 2,5 miliardi di euro e di portarlo a un massimo di 3 miliardi. L’aumento di capitale avverrà nel secondo trimestre del 2015, entro il 26 luglio, la data fissata dalla Banca Centrale Europea per la ricapitalizzazione dopo la bocciatura della banca senese agli stress test (si veda: Risultati Stress Test Bce 2014).
Secondo gli esperti di Kepler Cheuvreux, il risultato così negativo del Monte dei Paschi di Siena è dovuto soprattutto al livello degli accantonamenti che è stati più alto di quanto stimato, nonché della svalutazione dell’avviamento; gli analisti di Kepler hanno tuttavia confermato il giudizio “hold” (mantenere) sul titolo e il prezzo obiettivo di 0,46 euro.
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