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Utile in crescita per Terna; la società attiva nel settore della trasmissione dell’energia elettrica si è presentata alla revisione dei conti trimestrale con un utile netto in crescita del 13,8% grazie al minore carico fiscale. Confermato, dunque, l’andamento positivo del gruppo in questi primi tre mesi dell’anno.

Prima trimestrale 2015 positiva per Terna: l’utile netto è aumentato del 13,8 per cento attestandosi a quota 165,2 milioni; il dato risulta essere più alto delle attese degli analisti, i quali si aspettavano un utile netto di 163 milioni di euro. Tale risultato positivo è stato possibile grazie a una minore pressione fiscale, soprattutto l’effetto dell’eliminazione della maggiorazione della  Robin Hood Tax. Per questi motivi, inoltre, il tax rate del periodo in questione è diminuito del 34 per cento.

Oltre ai ricavi sono aumentati anche il margine operativo lordo e il reddito operativo, rispettivamente del 2,9 per cento a 401,6 milioni di euro e dell’1,41 per cento a 281,3 milioni, in linea con le stime degli analisti. Nonostante siano saliti i costi operativi (111,7 milioni di quest’anno contro gli 87,8 milioni dello scorso esercizio) a causa dei costi dovuti alla gestione del gruppo Tamini e di alcun investimenti, l’indebitamento finanziario netto è stato di 6.518,2 milioni di euro, meno di quanto previsto dagli analisti, ovvero 6.700 milioni di euro.

L’amministratore delegato Matteo Del Fante ha confermato il trend di crescita del primo trimestre di questo esercizio e ha precisato che il processo di ricambio generazionale e la maggiore efficienza operativa presenti nel piano industriale 2015-2019 sono iniziati (si veda: Terna bilancio 2014 e piano industriale 2015-2019).

Nel corso della conference call di presentazione della prima trimestrale 2015, Del Fante ha fatto sapere che un primo documento da parte dell’Autorità contenente le indicazioni sulla media ponderata del costo del capitale (Wacc) arriverà nelle prossime settimane, probabilmente a giugno; il mercato si aspetta circa il 5%, rispetto al 6,3% attualmente riconosciuto a Terna.

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