Il Consiglio di amministrazione di Eni nel corso della riunione di ieri ha esaminato i risultati consolidati del quarto trimestre e del preconsuntivo 2012, nonché formulato la proposta sul dividendo da distribuire agli azionisti nel corso della prima parte del 2013 in relazione all’esercizio 2012, che verrà poi sottoposta all’approvazione dell’assemblea.
In particolare, il dividendo proposto è di 1,08 euro per azione, di cui 0,54 euro sono già stati distribuiti come acconto durante l’ultima parte dello scorso anno. A fronte di ciò, dunque, il 23 maggio prossimo coloro che risulteranno in possesso delle azioni Eni alla data di stacco del dividendo (21 maggio 2013) intascheranno un saldo sul dividendo relativo all’esercizio 2012 pari a 0,54 euro per azione. Lo scorso anno, ricordaimo, Eni aveva distribuito ai suoi azionisti un dividendo relativo all’esercizio 2011, comprensivo di acconto, pari a 1,04 euro per azione.
Eni ha archiaviato il 2012 con un utile operativo adjusted in crescita del 14,6% a 19,75 miliardi (+20,2% se si esclude il contributo di Snam), un utile netto adjusted in aumento del 2,7% a 7,13 miliardi (+7,6% se si esclude il contributo di Snam), un cash flow di 12,42 miliardi e un utile netto di 7,79 miliardi. Se si considera solo il quarto trimestre dell’anno, invece, l’utile operativo adjusted è cresciuto del 17% a 4,96 miliardi (+29,7% senza Snam), l’utile netto adjusted ha segnato una flessione del 3,6% a 1,52 miliardi (+9,2% senza Snam), il cash flow è stato di 2,17 miliardi e l’utile netto di 1,46 miliardi di euro.
Al 31 dicembre 2012 l’indebitamento netto di Eni ammontava a 15,45 miliardi di euro, in calo rispetto agli oltre 27 miliardi di inizio anno soprattutto per via della cessione del 30% di Snam.
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