Quando non ci si accorge per tempo di un assegno rubato o smarrito può capitare che qualche malintenzionato provi ad utilizzare un assegno in bianco per sottrarre dei soldi dal conto corrente a cui è associato l’assegno stesso. In questo caso, dunque, l’assegno viene falsificato apportando una firma che non è quella del titolare del conto corrente.
Pertanto, essendo la banca tenuta per legge a controllare con la massima prudenza la persona che si presenta allo sportello per l’incasso di un assegno, qualora la firma risulti palesemente diversa da quella del titolare del carnet di assegni a cui appartiene il singolo assegno, la banca non deve procedere al pagamento.
Qualora invece paghi ugualmente l’assegno risulta responsabile e pertanto il cliente è legittimato a chiedere il rimborso. Questo però a patto che la banca non riesca a dimostrare di avere agito con diligenza. Per poter attribuire la responsabilità alla banca, infatti, è necessario che l’alterazione della firma sia evidente, rilevabile quindi “a colpo d’occhio”, non essendo l’impiegato bancario un esperto grafologo o in possesso di specifiche attrezzature che consentono di rilevare la falsificazione della firma.
Tuttavia, qualora l’incasso dell’assegno possa essere attribuito ad una specifica responsabilità della banca, il cliente può chiedere il rimborso della somma pagata tramite assegno con firma apocrifa attraverso apposita richiesta di rimborso, di cui proponiamo di seguito un fac-simile.
Fac – Simile domanda rimborso
Spett. le…………..
Via ………………..
Città ………………
Ufficio reclami
RACCOMANDATA A.R.
Oggetto: richiesta rimborso assegno
Il/La sottoscritto/a ………………. nato/a ………………. il ………………. e residente a ………………. in via ………………. titolare del conto corrente n° ………………. aperto presso la Vostra filiale di ……………….
PREMESSO CHE
in data ………………. risulta dal mio estratto conto che è stato pagato l’assegno n° ………………. per un importo complessivo di €………………., nonostante la firma apposta sull’assegno fosse chiaramente non autentica e pertanto con una palese violazione dei comuni canoni della prudenza e diligenza (ex art. 1176, 2° comma – c.c.)
CHIEDE
il rimborso della suddetta somma sottratta dal conto corrento per il pagamento dell’assegno con firma apocrifa entro dieci giorni dal ricevimento della presente. Qualora il pagamento non dovesse pervenire entro il suddetto termine, il/la sottoscritto/a si riserva di far valere i suoi diritti presso le sedi competenti.
Cordiali saluti
Luogo e data
Firma
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