La cambiale può essere acquistata in qualsiasi negozio che vende valori bollati, quindi principalmente tabaccherie e ricevitorie. Tuttavia, è fondamentale chiedere la cambiale giusta in base all’importo che bisogna scrivere su di essa. Infatti, il bollo da applicare sulla cambiale varia in base al controvalore della stessa e rappresenta l’unico vero costo della cambiale. Affinchè la cambiale sia valida è necessario applicare correttamente il bollo, in quanto ad esempio non si può emettere un titolo di credito di questo tipo con un importo di 10mila euro e un bollo di soli 10 euro.
Se una cambiale non è regolare, possono subentrare problemi nella riscossione delle somme di denaro o per agire contro coloro che girano la cambiale, ovvero i firmatari e chi garantisce per avallo il pagamento del titolo stesso. Il bollo sulla cambiale è pari al 12 per mille del valore facciale del titolo. Il bollo va arrotondato a 0,1 euro per difetto, se la frazione di bollo calcolato arriva fino a 0,05 euro, oppure per eccesso, se la frazione è superiore a 0,05 euro.
Il pagamento dell’imposta di bollo avviene all’atto dell’acquisto del modulo per la cambiale presso tabaccherie o ricevitorie. Il bollo minimo su una cambiale è di 50 centesimi di euro. La cambiale che si acquista in tabaccheria ha vari tagli. Per arrivare fino al bollo voluto, il tabaccaio doveva incollare sul retro dei bolli integrativi.
Ora la carta bollata e le marche ordinarie non sono più utilizzabili e già fuori corso dal dicembre 2009, in quanto è entrato in vigore il contrassegno telematico. Quest’ultimo presenta elevate caratteristiche di sicurezza, grazie ad appositi punti di strappo che ne impediscono il distacco dal documento senza intaccarlo. Inoltre, i dati relativi a ogni valore emesso vengono subito acquisiti dall’Agenzia delle Entrate tramite il gestore informatico del servizio.
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