Quando si scelgono gli strumenti su cui investire i risparmiatori sono soliti concentrarsi principalmente su commissioni e rendimenti, trascurando invece un altro fattore che secondo gli analisti riveste un’importanza fondamentale per avere ritorni positivi: l’inflazione.
In Italia l’andamento tendenziale dell’inflazione è al ribasso, in particolare al momento il tasso provvisorio è all’1,2% contro il 3,2% dello scorso anno. Al riguardo, gli analisti di Barclays ritengono che l’andamento dei prezzi si manterrà su questi livelli per tutto il 2013 e il 2014, per poi tornare a risalire in maniera graduale.
In questo contesto, dunque, risultano allettanti diverse tipologie di investimenti, compresi quelli che offrono un rendimento legato all’inflazione, in considerazione della convinzione degli esperti secondo cui difficilmente si scenderà sotto tale livello, per cui titoli di questo tipo potrebbero essere inseriti all’interno del portafoglio per proteggersi da un’eventuale impennata dei prezzi.
In tale contesto risultano particolarmente allettanti i conti deposito vincolati, con tassi che in alcuni casi possono addirittura superare il 4% e una media che si attesta intorno al 3%. Da non trascurare anche i titoli di Stato, in particolare i BTP decennali con un rendimento intorno al 3,9%, e l’investimento in azioni, considerando che ad oggi il dividend yield medio delle azioni dell’indice FTSE Mib si aggira intorno al 3,59%.
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