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Stamattina è avvenuta l’asta dei Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea. L’emissione obbligazionaria è avvenuta in un clima tutto sommato positivo, grazie all’approvazione del piano di salvatagggio di Cipro da parte dell’Eurogruppo: le borse europee sono partite subito in rialzo, mentre gli spread sovrani sono rapidamente scesi. Tuttavia, nonostante il clima di maggiore fiducia sui mercati europei, i tassi sui Ctz sono risaliti e la domanda non è stata particolarmente brillante.

In base alle comunicazioni effettuate dalla Banca d’Italia, emerge che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) è riuscito a piazzare la quinta tranche dei Ctz scadenza 31 dicembre 2014 per un ammontare complessivo pari a 2,825 miliardi di euro. Si tratta di un importo che si colloca nella parte alta del range stimato dal Mef tra 2 miliardi e 3 miliardi di euro. Il rendimento del Ctz è stato fissato all’1,746%.

Nell’asta precedente i tassi sui Ctz erano più bassi all’1,682%. In calo poi il bid to cover ratio. Infatti, il rapporto di copertura tra il quantitativo offerto e l’ammontare richiesto è diminuito a 1,426 da 1,65. Le richieste sono state pari a 4,028 miliardi di euro. Sono stati collocati anche i Btp€i quinquennali e decennali per un importo complessivo pari al miliardo di euro, ovvero il massimo della forchetta prevista dal Mef tra 750 milioni e un miliardo di euro.

Il rendimento del Btp€i scadenza 15 settembre 2018 è stato fissato al 2,16%, mentre il rendimento del Btp€i scadenza 15 settembre 2023 al 3,02%. Dopo la comunicazione dei risultati dell’asta odierna, lo spread Btp-Bund è sceso sui minimi a un mese avvicinandosi a quota 300 punti base. Piazza Affari è positiva con un rialzo di poco superiore allo 0,3%.

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