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Nelle aste in programma questa mattina, il Tesoro ha collocato Ctz per un valore pari a 3 miliardi di euro e Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona con scadenza nel 2026. Le aste non hanno risentito della situazione Grecia.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato 3 miliardi di euro di Ctz con scadenza 27 febbraio 2017, codice ISIN IT0005089955, sul limite massimo della forchetta indicata, compresa tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro. Le richieste arrivate sono state pari a 4,48 miliardi di euro, con un rapporto  di copertura di 1,49. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,562 e il rendimento lordo dello 0,219 per cento.

Sempre nella mattinata di stamani sono stati collocati un miliardo di Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona; i titoli hanno scadenza nel settembre del 2026. Il rendimento lordo delle obbligazioni è dello 0,62 per cento, in netto calo rispetto all’1,68 per cento dell’ottobre 2014. Il prezzo di aggiudicazione dei Btp, codice ISIN IT0004735152, è stato di 127,56, con un rapporto di copertura di 1,80.

Insomma, il clima del mercato delle obbligazioni governative è quanto mai positivo, nonostante l’incognita Grecia, anche se è da sottolineare il fatto che, almeno oggi non si sono registrate tensioni nemmeno sui mercati finanziari ellenici.

Lo spread tra Btp e Bund decennali cala a 110 punti base: mai l’Italia aveva registrato rendimenti così bassi, sicuramente dovuti all’attesa per gli acquisti di obbligazioni governative da parte della Banca Centrale Europea che inizieranno a marzo e si concluderanno nel settembre del 2016.

Domani sarà la volta dell’asta di un Bot semestrale e giovedì di quella dei Btp; tutti i dettagli sui titoli di stato che verranno collocati nei prossimi giorni li trovate all’interno del post: Aste titoli di Stato dal 24 al 26 febbraio 2015.

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