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Attraverso una nota diffusa ieri in serata, la Consob ha comunicato il divieto di vendite allo scoperto sul titolo Saipem per la seduta odierna (giovedì 31 gennaio 2013 dalle ore 00:00 alle ore 24:00 sul MTA di Borsa Italiana), in applicazione dell’articolo 23 del Regolamento comunitario in materia di “Short Selling”. La decisione è stata presa in considerazione della pesante variazione di prezzo registrata dal titolo nella seduta di ieri, superiore alla soglia del 10%. Il titolo Saipem, infatti, dopo l’annuncio della società in merito alla revisione delle stime sul 2012 e sul 2013 ha perso il 34,3%, tornando sui livelli di metà 2009.

La nota diffusa dalla Consob precisa inoltre che tale divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli, che si va quindi ad aggiungere al divieto di vendite allo scoperto nude già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre scorso.

Il meccanismo delle vendite allo scoperto, ricordiamo, consiste in un’operazione finanziaria nell’ambito della quale l’investitore vende dei titoli che non possiede realmente ma che chiede in prestito ad un soggetto terzo servendosi dell’intermediazione del suo broker, restituendoli poi entro un termine prestabilito. L’obiettivo è quello di realizzare un guadagno dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello di riacquisto del titolo. Tra gli effetti delle vendite allo scoperto, secondo gli addetti ai lavori, ci sarebbe soprattutto un’amplificazione delle fasi ribassiste in Borsa.

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