A Piazza Affari stamane tutti i titoli del comparto bancario viaggiano in territorio negativo sulla scia del rialzo a oltre 350 punti dello spread tra BTP e Bund tedeschi a seguito dell’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Monti. Alcuni di questi sono addirittura stati sospesi per eccesso di ribasso, come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Mediobanca e Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Secondo gli esperti di Banca Akros, le dimissioni del premier Mario Monti saranno causa di un’ulteriore volatilità dello spread BTP-Bund, con probabili ripercussioni negative sui rendimenti dei BOT e BTP in asta questa settimana. Gli analisti ritengono che questi eventi rappresentino un’anticipazione dello scenario di incertezza politica inizialmente prospettato per l’inizio del prossimo anno a ridosso delle elezioni politiche. Dal punto di vista del mercato, sono attese alcune pressioni nel breve termine, soprattutto nel caso in cui le rinegoziazioni per il fiscal compact dovessero entrare a far parte dell’agenda dei partiti contrari all’operato di Mario Monti.
Secondo Giovanni Zanni, Director of European Economics di Credit Suisse, esisterebbe invece un potenziale upside, soprattutto in caso di vittoria della coalizione di centro sinistra, guidata da Bersani e attualmente in testa nei sondaggi con quasi il 40% delle preferenze. A suo avviso, infatti, tale risultato sarebbe visto come un segnale neutro o lievemente positivo dai mercati, in quanto capace di garantire una forte maggioranza alla Camera. In Senato, invece, dovrebbero esserci maggiori difficoltà, tuttavia la coalizione ha già spiegato che in tal caso cercherà il sostegno dei partiti centristi.
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