Fondiaria Sai ha pubblicato una nota con lo scopo di chiarire il regime dei diritti patrimoniali spettanti alle due categorie di azioni di risparmio quotate sul listino di Piazza Affari, quelle di categoria A e quelle di categoria B.
Sia alle azioni di categoria A che a quelle di categoria B spetta un dividendo privilegiato pari rispettivamente a 6,5 euro per azione e a 0,036 euro per azione. Tale dividendo viene distribuito a valere sull’utile dell’esercizio, con priorità rispetto a qualunque distribuzione effettuata a beneficio delle azioni ordinarie e alle azioni di categoria A con priorità rispetto alle azioni di categoria B.
Nel caso in cui in uno o più esercizi per insufficienza dell’utile non sia possibile soddisfare in tutto o in parte il dividendo privilegiato sopra indicato, questo nei due esercizi successivi si incrementa di un importo corrispondente a quello del complessivo dividendo privilegiato non soddisfatto nei due esercizi precedenti. Pertanto, nel caso in cui in un esercizio non venissse distribuito il dividendo privilegiato, questo nell’esercizio successivo sarebbe pari a 13 euro per le azioni di categoria A e a 0,072 euro per le azioni di categoria B; nel caso in cui non venissse distribuito il dividendo privilegiato in due esercizi consecutivi, il dividendo privilegiato spettante alle azioni di risparmio diventerebbe nell’esercizio successivo pari a 19,5 euro per le azioni di categoria A e a 0,108 euro per le azioni di categoria B. Al riguardo la nota ricorda che ad oggi le azioni di categoria A hanno maturato il diritto di cumulo in relazione a due esercizi (2010 e 2011), mentre nessun diritto di cumulo spetta alle azioni di categoria B, essendo le stesse state emesse nel corso del 2012.
Qualora venga stabilita la distribuzione di un importo di utile ulteriore rispetto al dividendo privilegiato, l’importo stabilito dall’assemblea verrà anzitutto distribuito alle sole azioni ordinarie fino a quando il differenziale tra l’importo distribuito alle azioni di risparmio a titolo di dividendo privilegiato e l’importo distribuito alle azioni ordinarie non sia pari a 5,2 per azione per quanto riguarda le azioni di categoria A e a 0,029 euro per azione per quanto riguarda le azioni di categoria B. Una volta raggiunto tale differenziale, la distribuzione proseguirà in via paritetica tra le azioni ordinarie e le azioni di risparmio di entrambe le categorie.
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