L’Espresso ha archiviato il primo trimestre del 2013 con utili e ricavi in calo, rispettivamente a 2 milioni (contro gli oltre dieci milioni dello stesso periodo dello scorso anno) e a 182,1 milioni (-11,8%).
Nel dettaglio, nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2013 i ricavi diffusionali sono scesi del 6,9% a 62,4 milioni, mentre quelli pubblicitari hanno registrato una flessione del 16,3% a 101,2 milioni. I costi totali hanno registrato una riduzione dell’8,5%, con un margine operativo lordo che è calato a 16,7 milioni dai 29,6 milioni di euro del primo trimestre 2012. Al 31 marzo 2013 la posizione finanziaria netta consolidata è migliorata passato da -108,1 milioni di fine 2012 a -83,5 milioni.
Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio in corso, il gruppo ha affermato che, nonostante sia ragionevole prevedere un attenuamento della contrazione del mercato pubblicitario nella seconda parte dell’anno, non è possibile escludere che le differenze registrate nei primi mesi del 2013 sul corrispondente periodo del 2012 risultino valide per tutto l’esercizio. L’Espresso ha inoltre confermato l’intenzione di voler rendere più incisiva la riduzione dei costi già posta in essere.
Nei giorni scorsi, ricordiamo, Standard & Poor’s ha comunicato di aver tagliato il rating del gruppo editoriale da BB a BB-, con outlook negativo, a causa della contrazione dei ricavi pubblicitari che a suo avviso ha notevolmente indebolito la capacità di generazione degli utili.
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