Elon Musk ha finalmente comunicato una data provvisoria per il lancio del servizio Robotaxi di Tesla: si parla del 22 giugno 2025, con partenza ad Austin, Texas. Tuttavia, contrariamente a quanto alcuni si aspettavano, non sarà questa settimana il momento del debutto. Il motivo principale è la cautela: Tesla vuole evitare qualsiasi rischio, soprattutto in una fase sperimentale tanto delicata.
Una partenza graduale, sotto stretta sorveglianza

Il progetto inizierà in modo limitato: si prevede l’utilizzo di 10–20 Tesla Model Y, operanti in aree circoscritte della città grazie a una tecnologia di geofencing. I veicoli non avranno un conducente a bordo, ma saranno costantemente monitorati da remoto, con operatori pronti a intervenire in caso di emergenze. Questo approccio è stato confermato anche da documenti ufficiali che indicano Tesla come operatore autorizzato di veicoli autonomi in Texas.
I video circolati negli ultimi giorni mostrano i veicoli già in grado di muoversi in piena autonomia nel traffico cittadino, ma Musk ha voluto frenare l’entusiasmo: “Siamo super paranoici sulla sicurezza”, ha dichiarato, lasciando intendere che la data potrà ancora subire cambiamenti.
Perché il lancio non è stato anticipato
Negli scorsi giorni si era ipotizzato un lancio attorno al 10-12 giugno, ma Tesla ha deciso di rimandare, per assicurarsi che tutto sia perfettamente controllato prima di espandere il progetto. Gli enti regolatori statunitensi, come la NHTSA, hanno richiesto informazioni dettagliate sulle prestazioni in condizioni complesse, come pioggia, buio e situazioni di traffico intenso. Questo tipo di pressione normativa rende chiaro quanto la posta in gioco sia alta.
Tesla non è la prima azienda a tentare la via del trasporto urbano autonomo. Waymo, azienda controllata da Google, opera già da tempo con robotaxi attivi in diverse città, compresa la stessa Austin. A differenza del progetto Tesla, i veicoli Waymo non richiedono monitoraggio remoto continuo. La concorrenza è quindi concreta e già operativa, e Tesla dovrà dimostrare rapidamente l’affidabilità e la sicurezza del proprio sistema.
Dal punto di vista finanziario, l’annuncio ha comunque dato nuova linfa al titolo TSLA, che ha registrato un incremento pre-market tra l’1,6% e l’1,7%. Gli investitori vedono nei robotaxi una nuova frontiera del business, ma gli analisti più prudenti ricordano che la promessa dell’FSD (Full Self-Driving) è stata spesso posticipata in passato.
Un secondo evento simbolico: la consegna autonoma
Oltre al lancio dei robotaxi, Musk ha fissato un’altra data significativa: il 28 giugno 2025, quando una Tesla dovrebbe guidarsi completamente da sola dalla fabbrica fino a casa del cliente. Si tratterebbe di un evento dimostrativo, ma fortemente simbolico: l’idea che un’auto possa essere “autonoma dalla nascita” è al centro della visione Muskiana della mobilità futura.
Il debutto del Robotaxi Tesla sarà una tappa fondamentale per il settore automobilistico e tecnologico. Tuttavia, tra test continui, regolamenti stringenti e competizione agguerrita, la strada verso l’autonomia totale è ancora in costruzione. Per ora, Tesla sceglie la prudenza. E in un settore dove ogni errore può avere ripercussioni globali, è difficile darle torto.
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