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Il mercato azionario dell’intelligenza artificiale rimane al centro dell’attenzione mondiale, ma la situazione nel 2025 mostra segnali misti: da una parte, l’innovazione e i capitali continuano a crescere, dall’altra la pressione delle aspettative e nuove dinamiche geopolitiche (soprattutto Cina vs USA) rendono il settore più complesso e competitivo.

L’ascesa di DeepSeek — startup cinese specializzata in modelli di AI open-source — ha intensificato la competizione con le Big Tech americane. DeepSeek sta per lanciare nuove versioni dei suoi modelli, puntando a prestazioni avanzate soprattutto sul ragionamento, e questo potrebbe cambiare gli equilibri a livello internazionale. L’emergere di attori cinesi nel campo dei modelli AI (insieme a Qwen di Alibaba e Ernie di Baidu) porta a una crescente guerra tecnologica tra USA e Cina.

Le Big Tech Sotto Pressione: Dati, Innovazione e Nuovi Rivali

  • Meta ha subito un calo del 6% nel 2025 e si prepara a lanciare LlamaCon, la sua prima conferenza dedicata all’ecosistema di modelli AI open-source Llama. Si vocifera anche di un motore di ricerca AI proprietario, potenziale minaccia per Google.
  • Google ha visto le sue azioni scendere del 14% quest’anno, mentre cerca di difendere la leadership con i nuovi modelli Gemini e risultati solidi nel cloud (+28% di ricavi).
  • Microsoft continua a investire pesantemente su OpenAI (oltre 14 miliardi di dollari) e presenta nuove soluzioni AI nel cloud, ma la crescita dei ricavi legata all’AI proviene principalmente dall’infrastruttura e meno da upgrade software.
  • Amazon punta sia sull’innovazione cloud (collaborando con Anthropic, Hugging Face, Falcon 40B) sia sul rilancio di Alexa tramite AI generativa.

Il 2025 ha visto una frenata sui titoli dei semiconduttori AI. Nvidia, da sempre leader incontrastata, ha perso il 17% dall’inizio dell’anno. Il motivo? Da un lato i divieti USA sull’export di chip AI verso la Cina (dopo le misure dell’amministrazione Trump), dall’altro la pressione sui margini mentre inizia la produzione dei nuovi chip Blackwell e la roadmap futura con le GPU Rubin Ultra e Feynman non convince tutti gli investitori.

Altri protagonisti dei chip come AMD, Broadcom, Qualcomm, ARM e Marvell restano da monitorare, mentre l’entusiasmo per le aziende di infrastruttura data center come Arista Networks si è raffreddato dopo guidance considerate poco brillanti.

Il caso Super Micro Computer (SMCI), passata da stella a volatilità elevata, rappresenta un monito per chiunque voglia investire sull’hype AI senza basi solide. L’attenzione degli analisti si è spostata dal “raccontare” all’“esibire” risultati concreti, e il mercato è ora più severo sulle promesse non mantenute.

La battaglia per il dominio nei modelli generativi è più accesa che mai:

  • OpenAI (valutata 300 miliardi di dollari dopo il nuovo round guidato da SoftBank) si prepara al lancio di GPT-5 nel 2025.
  • Meta rilancia con Llama 4 (ancora in training la versione Behemoth), mentre Google aggiorna Gemini, Anthropic potenzia Claude e Elon Musk sviluppa Grok con xAI.
  • DeepSeek, Alibaba (Qwen) e Baidu (Ernie) guidano la sfida cinese.

Questa competizione tra modelli open-source e proprietari, unita ai limiti imposti dalla guerra commerciale USA-Cina, crea un clima d’incertezza ma anche di enorme fermento.

Il Passaggio da “Training” a “Inferenza” e la Nuova Fase Applicativa

Il settore sta cambiando: la fase di investimenti massicci nel “training” (allenamento dei modelli) sta lasciando spazio all’inferenza (utilizzo operativo delle AI), che dovrà generare veri ricavi. Le aziende che sapranno sviluppare applicazioni verticali, su misura per settori specifici e sfruttando dati proprietari, avranno un vantaggio strategico.

Palantir, in crescita del 49% nel 2025, e altri player come Snowflake e Databricks puntano proprio su questa verticalizzazione e personalizzazione, consentendo alle aziende di costruire modelli AI su dati privati.

Apple fatica a stare al passo: le azioni sono scese del 16% e il tanto atteso “Apple Intelligence” non ha ancora scatenato una nuova ondata di aggiornamenti su iPhone. Siri resta indietro rispetto agli assistenti AI avanzati.

La domanda fondamentale per il futuro è se saranno i giganti del tech a dominare anche nell’AI, o se una nuova ondata di startup (OpenAI, Anthropic, Cohere, AI21 Labs, DeepSeek) riuscirà a spodestarli, grazie a innovazione e flessibilità. OpenAI, ad esempio, ha appena superato i 3,4 miliardi di dollari di ricavi annuali e si sta trasformando in una struttura sempre più orientata al profitto.

Tabella Riepilogativa: Le Principali Azioni AI e il Loro Focus

AziendaSettore principaleFocus AI2025 Trend in Borsa
Nvidia (NVDA)Chip/semiconduttoriLeader GPU per training AI-17%
Microsoft (MSFT)Cloud/SoftwareInvestimenti su OpenAI e AzureRelativa stabilità
Meta (META)Social/AI open sourceModelli Llama, AI generativa-6%
Google (GOOGL)Cloud/AIGemini, search AI-14%
Amazon (AMZN)Cloud/AICloud + partnership AI+?
Palantir (PLTR)Analisi dati/AIAI personalizzata per aziende+49%
Apple (AAPL)Consumer techApple Intelligence (in ritardo)-16%
Arista NetworksInfrastruttura data centerNetwork AI per hyperscaleSotto aspettative
Super Micro (SMCI)Server/data centerHardware per AIVolatilità

L’AI in Borsa resta una delle principali tendenze, ma la fase attuale è segnata da maggiore cautela, attenzione alla redditività e selezione severa dei vincitori. La concorrenza Cina-USA, il debutto di DeepSeek e il passaggio dalla fase di sviluppo modelli a quella di implementazione reale renderanno il 2025 un anno chiave. Gli investitori devono guardare oltre l’hype e puntare sulle aziende capaci di trasformare l’innovazione AI in risultati concreti.

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