Amplifon ha archiviato il primo semestre dell’anno con un fatturato di 409,21 milioni di euro, in crescita dello 0,4% rispetto ai 407,38 milioni registrati nella prima metà dello scorso esercizio, mentre l’’utile netto è stato pari a 4,29 milioni di euro, in forte calo quindi rispetto ai 13,59 milioni del primo semestre del 2012. Il calo dell’utile è stato ricondotto all’effetto di 6,8 milioni di maggiori oneri finanziari conseguenti il rimborso anticipato del prestito sindacato reso possibile dall’emissione di eurobond per complessivi 275 milioni di euro.
Per contro, il margine operativo lordo è calato dell’11,2%, passando da 62,33 milioni a 55,33 milioni di euro, soprattutto a causa di alcune problematiche riscontrare in Olanda. Di conseguenza, la marginalità è scesa dal 15,3% al 13,5%. Nel periodo di riferimento le attività operative di Amplifon hanno generato un flusso di cassa di 0,7 milioni di euro, mentre gli investimenti realizzati sono stati pari a 13,8 milioni di euro. Al 31 giugno 2013 l’indebitamento netto era salito a 313,23 milioni di euro, rispetto ai 305,84 milioni di inizio anno.
Franco Moscetti, amministratore delegato del gruppo Amplifon, ha commentato positivamente i risultati realizzati nella prima metà dell’anno. In particolare, ha affermato che la società è soddisfatta dell’esito del primo semestre, durante il quale è stata registrata una crescita del fatturato e una buona tenuta del business. Il manager ha aggiunto che nel corso del prossimi mesi la società continuerà a seguire la sua strategia, finalizzata alla diversificazione geografica e ad una serie di azioni commerciali, alcune delle quali hanno iniziato a dare i loro frutti.