Giorni di grande fermento in casa Telecom Italia: la società di telecomunicazioni ha presentato i dati preliminari di bilancio 2014 e il piano industriale al 2017, oltre ad aver approvato la fusione con Telecom Italia Media.
Per quanto riguarda i conti preliminari di bilancio dell’esercizio 2014, Telecom Italia ha chiuso l’anno con ricavi per 21,57 miliardi di euro, in calo del 7,8 per cento rispetto ai 23,41 miliardi del 2013; il margine operativo lordo è sceso a 8,79 miliardi di euro, in percentuale, è calato del 7,9 per cento.
Durante l’esercizio 2014 gli investimenti industriali sono stati di 4,98 miliardi, in aumento di 584 milioni rispetto al 2013; alla fine dell’anno l’indebitamento netto era sceso a 26,65 miliardi di euro rispetto ai 26,81 miliardi dell’inizio dell’anno; nel solo quarto trimestre il debito è aumentato di 79 milioni di euro. Il flusso di cassa della gestione operativa è stato positivo per 3,17 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 4,8 miliardi dell’esercizio precedente, nonostante gli esborsi fiscali e i vari fabbisogni.
Per i conti di bilancio del 2014, gli analisti prevedevano ricavi per 21,56 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 8,794 miliardi e un debito netto di 26,46 miliardi di euro. Gli esperti di Banca Akros, pur confermando il rating “accumulate” e il target price di un euro, a pesare sull’andamento della società di telecomunicazioni sono l’ebitda debole e un indebitamento sempre molto alto.
Per quanto riguarda i dividendi 2015, i vertici di Telecom Italia hanno annunciato che un’eventuale proposta di distribuzione verrà decisa in sede di Consiglio di Amministrazione previsto per il prossimo 19 marzo; in ogni caso, è stato precisato che un’eventuale dividendo verrà corrisposto solo per le azioni di risparmio.
Inoltre, il management di Telecom Italia ha approvato il piano strategico al 2017, che prevede, tra le altre cose, un’offerta pubblica iniziale di Inwit, la società delle torri di trasmissione e un miglioramento delle spese con un risparmio di circa un miliardo accumulato durante triennio.
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