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Tempo di obbligazioni per le società quotate a Piazza Affari; dopo Intesa SanPaolo e Telecom Italia, anche Unicredit ha emesso un bond; l’obbligazione collocata dall’istituto milanese è di tipo senior unsecured, a tasso variabile e per un ammontare di un miliardo di euro; il titolo, con scadenza a febbraio 2020, a ottenuto richieste per 1,5 miliardi, con ordini per il 70% fuori dall’Italia.

Il bond emesso da Unicredit è a tasso variabile, di tipo senior non garantito e scadrà nel 2020; l’obbligazione paga una cedola pari al tasso Euribor trimestrale, aumentato di uno spread di 100 punti base, con un prezzo di emissione pari a 99,75%. Il bond verrà quotato alla borsa di Lussemburgo e sarà negoziabile per importi minimi di 100.000 euro nominali.

Oltre a Unicredit, anche Telecom Italia ha lanciato un bond da 1 miliardo di euro; della settimana scorsa, invece, è la notizia dell’emissione del bond a 5 anni di Intesa SanPaolo (si veda: Intesa Sanpaolo lancia un bond a 5 anni).

Gli ordini del bond hanno superato l’1,4 miliardi di euro, a fronte di un importo fissato a un miliardo di euro; le banche incaricate dell’operazione sono JP Morgan, Mediobanca , Nomura, Ubs e la stessa Unicredit. L’istituto, in una nota, ha comunicato che l’operazione ha visto la partecipazione di oltre 140 investitori istituzionali così ripartiti: fondi 54%, banche 34% e società assicurative 10%.

Secondo alcune informazioni fornite dalla stampa, il governo italiano, in collaborazione con la Banca Centrale Europea, starebbe studiando un progetto di cartolarizzazione per circa 50 miliardi di euro dei crediti dubbi nei bilanci delle banche italiane, che verrebbero acquisiti dalle Bce sotto forma di Abs.

Nel corso di quest’anno Unicredit ha in scadenza tre operazioni pubbliche di bond senior per circa 4 miliardi di euro e un’operazione di covered bond per 1,25 miliardi di euro.

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