Salta al contenuto Passa alla barra laterale Passa al footer

Il 16 dicembre 2013 è stato il termine ultimo per effettuare il versamento della nuova Tares sui rifiuti. Le famiglie italiane hanno dovuto mettere in bilancio un nuovo pesante esborso, che si aggiunge ad una lunga serie di imposte previste per il mese di dicembre (in particolare l’IMU su seconde case e negozi). Ma quanto è costata la Tares alle famiglie italiane? Secondo i calcoli delle principali associazioni di consumatori e imprese, il costo medio della nuova tassa sui rifiuti è stato di 305 euro.

Si tratta di una vera e propria stangata, che corrisponde a un incremento medio superiore al 35% rispetto alle vecchie tasse sui rifiuti Tarsu e Tia, che in media erano nell’ordine di un’ottantina di euro. La nuova tassa sulla “mondezza” ha avuto un costo superiore a oltre un terzo rispetto a quella precedente. Perché? Il fattore determinante è stato il fatto che la Tares ora va a coprire per intero il costo del servizio di smaltimento dei rifiuti.

E’ chiaro che il costo sarà più alto in quei Comuni dove questo servizio non è particolarmente efficiente. Non a caso la città dove si pagherà maggiormente è Reggio Calabria, dove è previsto un esborso medio di 531 euro. Fa riflettere anche che tra le 10 città italiane dove la Tares avrà un costo più elevato figurano 9 centri dislocati tra il Sud e le Isole.

Un altro elemento che ha fatto lievitare il costo è l’aumento di 30 centesimi per metro quadrato, dovuto alla copertura dei cosiddetti “servizi indivisibili” (illuminazione, sicurezza, manutenzione delle strade). La Tares consentirà allo Stato di incassare quasi 10 miliardi di euro. Il prossimo anno sarà applicata la Tasi, che sarà caratterizzata da un importo molto vicino a quello della vecchia IMU.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valoreazioni.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram

Lascia un commento

Avviso di rischio - Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) – 82% (Plus500) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.