I mercati finanziari entrano in una fase cruciale, con una settimana carica di eventi destinati a influenzare profondamente le prossime tendenze di Wall Street. Dopo i nuovi massimi storici raggiunti da S&P 500 e Nasdaq, e con il Dow Jones vicino ai suoi record, l’attenzione degli investitori si concentra ora su una combinazione esplosiva di trimestrali tech, decisioni di politica monetaria e incertezze geopolitiche.
I colossi della tecnologia pronti a svelare i conti trimestrali

I riflettori sono puntati su Meta e Microsoft, che pubblicheranno i risultati mercoledì, e su Apple e Amazon, attesi giovedì. Le attese sono altissime, non solo per i numeri in sé, ma per le indicazioni su investimenti legati all’intelligenza artificiale, alla gestione dei margini e alla crescita dei ricavi cloud e pubblicitari.
Gli investitori cercano conferme sul fatto che queste aziende siano ancora in grado di trainare il mercato e giustificare le valutazioni elevate. Qualsiasi segnale di rallentamento o di aumento dei costi potrebbe avere impatti immediati sull’intero comparto tecnologico.
La Federal Reserve non toccherà i tassi, ma le parole di Powell saranno decisive
La riunione della Federal Reserve, in calendario mercoledì, non dovrebbe portare a un cambio nei tassi di interesse, che resteranno invariati. Tuttavia, la vera notizia sarà il tono usato da Jerome Powell in conferenza stampa.
I mercati stanno cercando di capire se un primo taglio del costo del denaro potrà arrivare a settembre o se sarà necessario attendere fino a dicembre. Tutto dipenderà dall’evoluzione dell’inflazione, dalla crescita dell’occupazione e dalla stabilità dei consumi. Qualsiasi apertura da parte della Fed verso una politica più accomodante potrebbe dare nuovo slancio agli indici azionari.
Trump minaccia nuovi dazi: si avvicina il 1° agosto
Altro tema caldo della settimana è la scadenza del 1° agosto, data entro cui Donald Trump potrebbe annunciare nuove tariffe del 30% su beni importati da Europa, Messico, Canada e Brasile. L’ex presidente punta a rinegoziare accordi commerciali più favorevoli per gli Stati Uniti, ma la prospettiva di nuove barriere potrebbe agitare i mercati globali e colpire i titoli industriali ed esportatori americani.
Si tratterebbe di un ritorno a una politica commerciale aggressiva, già vista durante la sua prima amministrazione, con impatti su settori come l’automotive, l’energia e l’agroalimentare.
Tesla lancia il suo servizio di robotaxi, ma non è ancora guida autonoma
Elon Musk ha annunciato ufficialmente l’inizio del test del nuovo servizio Tesla Robotaxi nella Bay Area di San Francisco. Il progetto, però, ha subito una doccia fredda: le auto non saranno completamente autonome, ma avranno un supervisore umano a bordo, e il servizio sarà limitato a dipendenti Tesla.
La California Public Utilities Commission ha chiarito che Tesla non ha l’autorizzazione a offrire corse autonome al pubblico, nemmeno in modalità sperimentale. Si tratta quindi di un passo intermedio, lontano dalla visione “full self-driving” promessa da Musk. Ciononostante, la notizia ha contribuito a rallentare il forte calo del titolo Tesla, che la scorsa settimana ha perso oltre l’8% dopo conti deludenti.
I titoli chiave da tenere d’occhio e le strategie degli investitori
La settimana vedrà anche pubblicazioni importanti da parte di Intel, ServiceNow, Roku, Starbucks, Ford e Boeing. Diversi ETF settoriali, in particolare quelli su semiconduttori e intelligenza artificiale, stanno mostrando segni di volatilità.
Gli analisti consigliano una strategia prudente: prendere profitto sui titoli in forte guadagno, evitare sovraesposizioni prima dei risultati societari e mantenere una watchlist aggiornata per cogliere opportunità nel breve termine. Titoli come Meta, ARM, Booking, Veeva e DoorDash sono tra i più osservati.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valoreazioni.com.