Le stime degli analisti Bloomberg sull’indice Eurostoxx 50, che ricordiamo monitora le principali società finanziarie e industriali quotate sulle Borse del Vecchio Continente, annunciano una brutta notizia per coloro che hanno scelto di investire sui titoli facenti capo a tali società. A loro avviso, infatti, nel corso del 2013 ci sarà un taglio in media del 3,3% della remunerazione agli azionisti. Di conseguenza, la cedola media per azione dovrebbe scendere dai 119,3 euro per azione del 2012 ai 115,3 euro per azione previsti per l’anno in corso. Il rendimento medio per azione dovrebbe quindi attestarsi al 4,26% contro il 6,3% di settembre 2011.
La decisione di ridurre la remunerazione degli azionisti, tuttavia, non deriverebbe affatto da problemi di “cash and equivalents”, anzi, la liquidità delle società facenti parte dell’indice Eurostoxx 50 sarebbe addirittura cresciuta in media del 9,3% a 1834 euro per azione. Si tratterebbe quindi solo di una strategia prudenziale in vista di un 2013 piuttosto difficile.
Se si considera solo Piazza Affari, invece, gli stessi analisti hanno previsioni completamente opposte. A loro avviso, infatti, nel corso del 2013 le società facenti parte dell’indice FTSE Mib distribuiranno ai loro azionisti un dividendo decisamente più generoso rispetto allo scorso anno, con un dividend yield in media del 3,76% contro il 3,32% del 2012.
Riguardo ai singoli titoli, le previsioni del rendimento 2013 dei “big” di Piazza Affari sono le seguenti: Assicurazioni Generali 3,05%; Atlantia 5,95%; Banca MPS 0,26%; Banco Popolare 2,12%; Enel 4,67%; Eni 5,67%; Exor 1,90%; Fiat 1,77%; Intesa Sanpaolo 3,84%; Luxottica Group 2,00%; Mediobanca 2,89%; Pirelli 4,11%; Saipem 2,61%; Snam 7,01%; STMicroelectronics 4,07%; Telecom Italia 5,82%; Tenaris 2,46%; Terna 6,13%; Unicredit 2,11%; UBI Banca 2,16%.
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