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Il Consiglio di amministrazione di Hera nel corso della riunione tenuta questa mattina ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,09 euro per azione, invariato quindi rispetto alla cedola distribuita lo scorso anno in relazione all’esercizio 2011. La data di stacco del dividendo è il 3 giugno 2013, con messa in pagamento il giorno 6 dello stesso mese.

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La proposta in tema di ripartizione degli utili è stata formulata durante la riunione per l’approvazione dei risultati realizzati nel corso del 2012, archiviato con ricavi pari a 4,49 miliardi di euro, in crescita del 9,4% rispetto ai 4,1 miliardi di euro del 2011, un margine operativo lordo in aumento del 2,7% da 645 a 662 milioni di euro e un risultato operativo salito dello 0,3% a 335,4 milioni di euro.

L’esercizio è stato archiviato con un utile netto di pertinenza di 118,7 milioni di euro, in crescita quindi del 13,5% rispetto all’anno precedente. Al 31 dicembre 2012 l’indebitamento netto era salito a 2,21 miliardi di euro dagli 1,99 miliardi della fine del 2011, soprattutto a causa dell’ampliamento del perimetro di consolidamento del gruppo.

Riguardo al livello di indebitamento, l’amministratore delegato del gruppo, Maurizio Chiarini, ha affermato che, a conferma della solidità del quadro finanziario aziendale, la posizione finanziaria netta sarebbe stata del tutto allineata alle previsioni del piano industriale se non fosse stato per l’acquisizione di Energonut, che ha avuto un impatto per circa 50 milioni, e per gli effetti degli interventi legislativi, in termini di dilazioni di pagamento, disposti a favore delle zone colpite dal sisma del maggio scorso e che hanno avuto un impatto sul circolante.

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