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Il clima di ritrovata fiducia che ha seguito la rielezione di Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica italiana ha influito positivamente sull’asta di titoli di Stato tenuta questa mattina, come ampiamente previsto dagli analisti. Per entrambe le tipologie di obbligazioni governative poste all’asta (CTZ e BTP€i) è stata infatti registrata una domanda ampiamente superiore all’ammontare offerto, che ha consentito al Tesoro italiano di collocare titoli per un ammontare pari al massimo della forchetta prestabilita. Bene anche il rendimento, che in entrambi i casi è risultato inferiore rispetto a quello registrato in occasione dell’asta di titoli di Stato di analoga tipologia e durata tenuta lo scorso mese.

Nel dettaglio, questa mattina il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato CTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon) con decorrenza 31 gennaio 2013 e scadenza 31 dicembre 2014 (codice Isin IT0004890890) per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi di euro (forchetta compresa tra 2 e 2,5 miliardi di euro). Il rendimento è stato fissato all’1,167%, in forte calo rispetto all’1,741% del collocamento dello scorso mese, mentre il rapporto di copertura si è attestato a 1,66 rispetto all’1,43 di marzo.

Per quanto riguarda il collocamento di BTP€i (Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea) sono stati collocati titoli con decorrenza 15 marzo 2007 e scadenza 15 settembre 2023 (codice Isin IT0004243512) per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro (range compreso tra un minimo di 500 e un massimo di 750 milioni di euro). In questo caso il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,69, pari a un rendimento lordo del 2,65%, contro il 3,02% registrato in occasione della precedente asta, mentre il rapporto di copertura è passato dal 2,96 di marzo all’1,91.

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