Il rendimento dei titoli di Stato italiani in occasione dell’asta di CTZ e di BTP del 28 maggio 2013 ha registrato un nuovo calo. In particolare, per quanto riguarda i CTZ con scadenza 31 dicembre 2014 (codice Isin IT0004890890), il rendimento lordo è stato fissato all’1,113%, ossia in flessione rispetto all’1,167% dell’asta tenuta lo scorso mese, mentre il rendimento dei BTP€i con scadenza 15 settembre 2018 (codice Isin IT0004890882) è passato all’1,83%.
Per quanto riguarda la domanda, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a collocare CTZ per un ammontare complessivo pari a 2,5 miliardi di euro, ossia l’intero ammontare offerto (range 2-2,5 miliardi di euro), a fronte di richieste complessive per oltre 3,93 miliardi di euro, con un rapporto di copertura che è passato a 1,57 rispetto all’1,67 dell’asta di CTZ tenuta lo scorso mese. Nel caso dei BTP€i, invece, il rapporto di copertura è stato di 1,82.
I risultati delle aste odierne sono stati accolti positivamente dagli analisti e dal mercato, con l’indice Ftse Mib che consolida il rialzo mettendo a segno un guadagno dell’1,57% a 17.428 punti e lo spread tra Btp e Bund che si conferma stabile a 257 punti con un tasso del BTP decennale al 4,03%.
Dopo la pubblicazione dell’esito dei collocamenti di questa mattina, l’attenzione si sposta ora sull’asta di BOT semestrali e su quella di BTP a cinque e dieci anni in programma rispettivamente per domani e dopodomani. Al riguardo gli analisti hanno fatto sapere di attendere un buon andamento della domanda e un leggero calo dei rendimenti, sulla scia di quanto accaduto questa mattina.