Il Ministero dell’Economia e delle Finanze questa mattina ha collocato con successo due distinte tranche di BTP, con scadenza rispettivamente a cinque e dieci anni, e una tranche di CCTeu.
In particolare, la tredicesima tranche di CCTeu con decorrenza 1 maggio 2013, scadenza 1 novembre 2018, codice ISIN IT0004922909 e tasso annualizzato del 2,149%, è stata collocata per un ammontare di 1,46 miliardi di euro, quindi nella parte alta della forchetta indicata e compresa tra un minimo di 1 e un massimo di 1,5 miliardi di euro. Il rendimento è calato all’1,79% contro il 2,11% dell’asta di fine novembre, mentre il rapporto di copertura è passato a 1,53 da 2,84.
La prima tranche di BTP a cinque anni con decorrenza 3 febbraio 2014, scadenza 1 maggio 2019 e cedola annuale del 2,50% (codice ISIN da attribuire), è stata collocata per un ammontare complessivo di 4 miliardi di euro, ossia il punto massimo del range prestabilito e che ricordiamo era compreso tra un minimo di 3,5 e un massimo di 4 miliardi di euro. Il rendimento è calato al 2,43% dal 2,71% registrato in occasione dell’asta di fine dicembre, toccando così un nuovo minimo dall’introduzione dell’euro ad oggi. Il rapporto di copertura è passato a 1,49 dall’1,28 dell’asta precedente.
La tredicesima tranche di BTP a dieci anni con decorrenza 1 agosto 2013, scadenza 1 marzo 2024, codice ISIN IT0004953417 e cedola annuale del 4,50%, è stata collocata per un ammontare complessivo di 3 miliardi di euro, quindi il massimo della forchetta prestabilita compresa tra un minimo di 2 e un massimo di 3 miliardi di euro. Il tasso è calato al 3,81% dal 4,11% dell’asta di fine dicembre, mentre il rapporto di copertura si è attestato a 1,32 dal precedente 1,34.
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