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Ogni giorno media e siti di informazione che trattano di finanza parlano di borsa valori e andamento in borsa delle principali azioni. Può sembrare assurdo ma se chiedi anche ad investitori con una certa esperienza cosa è una borsa valori, essi tenderanno a darti risposte inesatte oppure a restare in silenzio.

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Anni di esperienza sui mercati mi hanno portato a maturare questa convinzione: la maggior parte degli investitori tende a dare per scontati quelli che sono i concetti base. Il significato di parole come Borsa Valori viene dato per acquisito ma, in realtà, sono ben pochi a sapere cosa si intende, concretamente, con queste parole.Sembra assurdo ma anche i migliori investitori sanno tutto su come investire in borsa e su come comprare le azioni ma non conoscono concetti chiave come quello che tratterò in questa guida.

Cosa troverai in questo post? Anzitutto la risposta definitiva alla domanda cosa è e come funzione una Borsa Valori e in secondo luogo una serie di consigli su come giocare in borsa in modo efficacie.

Prima di scendere nel dettaglio, una precisazione. Questa guida intende essere quanto più generale possibile. In altre parole in questo post non farò riferimento ai singoli mercati. Se vuoi sapere come funziona Borsa Italiana quindi, ti rimando a questo report precedente.

Borsa Valori: cosa è e quando nasce

La Borsa Valori, come concetto astratto, affonda le sue radici nella notte dei tempi. Concretamente, però, c’è un anno ben preciso a partire dalla quale si è iniziato a parlare di Borsa Valori. Questo anno è il 1602. Fu quello il momento in cui la Compagnia Olandese delle Indie Orientali face una scelta rivoluzionaria che avrebbe cambiato per sempre le prospettive dell’economia. La società decisi di vendere parte della sua proprietà ai risparmiatori privati impegnandosi a remunerare i compratori con una parte dell’utile prodotto alla fine dell’esercizio.

Come andò il primo esperimento di azionariato? Decisamente bene se si considera che, grazie a questa mossa, la Compagnia Olandese delle Indie Orientali riuscì a rastrellare risorse per incrementare la sua flotta. Con più navi da navigazione e più rotte commerciali, la società riuscì a guadagnare di più e quindi ad incrementare la remunerazione di quelli che furono in assoluto i primi azionisti della storia.

La scelta della Compagnia Olandese delle Indie Orientali diede il primo input alla nascita della prima Borsa Valori che però avvenne solo negli anni successivi.

Bisognerà infatti attendere la scoperta dell’America per vedere il primo embrione di Borsa Valori che….passerà alla storia per non aver mai saputo di essere la prima Borsa Valori. A cosa mi riferisco? Alle prime associazioni tra imprenditori nate per finanziare la costruzione di strade, opere pubbliche ma anche l’attività estrattiva di materie prime. Poichè era oggettivamente impensabile che un singolo imprenditore si facesse carico di tutte le spese necessarie per queste attività molto onerose, allora ecco che, una dopo l’altra, nascevano le varie società di capitali. In ognuno di queste società il capitale era diluito tra vari imprenditori (e così anche i guadagni).

La storia insegna che molto presto le società di capitali americane divennero così tante e che gli imprenditori azionisti si moltiplicarono a tal punto da rendere necessaria la creazione di uno spazio fisico dove effettuare la compravendita di quote azionarie. Questi luoghi o piazze (da cui la definizione di Piazza Affari ad esempio) furono le prime Borse Valori non ufficiali.

La prima vera e propria Borsa Valori (ufficiale e quindi riconosciuta) è stata quella di Londra. Fu nella capitale inglese che nel 1773 fu fondato un luogo denominato stock exchange ossa scambio di azioni. La prima Borsa Valori, quindi, fu europea. Gli americani, che pure erano partiti in vantaggio, ci arrivarono solo alcuni anni dopo. Nel 1790 veniva aperta la borsa di Philadelphia mentre due anni dopo toccava a Wall Street, già allora la borsa americana per eccellenza.

Borsa Valori a cosa serve

Ti sei mai chiesto come si comprerebbero e venderebbero le azioni se non ci fosse un luogo fisico come la Borsa Valori per farlo? Probabilmente non si comprerebbero e venderebbero affatto visto che, per mettere in comunicazione chi compra e chi vende, è assolutamente necessario avere a disposizione un luogo depurato a tutto questo.

Oggi come centinaia di anni fa, la funzione principale della Borsa Valori è quella di permettere a compratori e venditori di dialogare tra loro. E’ a partire dal dialogo tra chi vende e chi compra che viene poi definito il prezzo di un’azione.

A prescindere dall’identità dei soggetti che operano su una Borsa Valori, si possono distinguere due macro profili ben precisi: i soggetti che sono in deficit e quelli che invece sono in surplus.

Chi sono i soggetti in deficit? Stato e aziende vale a dire tutti quegli enti, a prescindere dalla loro natura giuridica, che, per loro stressa struttura, hanno bisogno di liquidità per fare investimenti e per garantire la loro attività. Uno Stato senza la liquidità che rastrella attraverso le tasse o con le aste di titoli sovrano non potrebbe neppure aprire un suo ufficio. Il discorso per le aziende, invece, è molto più facile da comprendere e ricorda quello che avvenne centinaia di anni fa con la Compagnia delle Indie Orientali.

Chi sono i soggetti in surplus? Praticamente tutti coloro i quali hanno risparmi da parte e vogliono investire attraverso i modi più svariati. Sicuramente sono soggetti in surplus tutte quelle famiglie che, avendo dei fondi da parte, decidono di usare parti di questi fondi per investire e non vedere così il loro capitale venire eroso dall’inflazione.

La Borsa Valori mette in contatto i soggetti in surplus con quelli in deficit. I primi hanno qualcosa che interessa ai secondi e per questa cosa (la liquidità) verranno poi compensati con quote di proprietà della società (nel caso di investimento in azioni) o con una certa cedola (nel caso di investimento in titoli di stato o obbligazioni societarie).

Chiarite quelle che sono le basi fondamentali su cui si regge la Borsa Valori, posso ora evidenziare quelli che sono i due compiti di una borsa.

Il primo compito scaturisce direttamente dalle fondamenta dei mercati ossia dal rapporto tra soggetti in deficit e soggetti in surplus. La Borsa Valori ha la funzione importantissima di mantenere sempre operante il sistema della fluttuazione dei prezzi. Concretamente compito della Borsa Valori è quello di fornire al pubblico un aggiornamento continuo sui prezzi e i valori delle azioni. Grazie allo sviluppo della tecnologia questo aggiornamento avviene oramai in tempo reale.

Chiunque può conoscere in ogni momento della giornata l’andamento di un indice di borsa. Questo è un vantaggio rispetto a quello che avveniva fino a pochi decenni fa. Ad esempio per sapere come si sta muovendo il Ftse Mib, indice principale di Borsa Italiana, è sufficiente analizzare un grafico come quello in basso.

Il secondo compito della Borsa Valori è quello di consentire la piena operatività degli intermediari finanziari. A cosa servono gli intermediari? Ovviamente per operare. Se centinaia di anni fa la Borsa Valori era davvero un luogo fisico, spesso una piazza, dove si incontravano compratori e venditori, in epoca moderna tutto è cambiato anche perchè sarebbe impensabile collocare in un solo posto chi è interessato a comprare e chi è pronto a vendere.

Oggi a gestire tutto sono gli intermediari che vendono o comprano titoli su richiesta dei loro clienti. In estrema sintesi: se vuoi comprare un certo quantitativo di una certa azione, dovrai rivolgerti al tuo intermediario che opererà per te. Ovviamente l’intermediario non opera a titolo gratuito ma viene ricompensato con una certa commissione.

Negli ultimi anni, lo sviluppo della tecnologia, ha portato all’affermazione dei broker Forex e CFD. Si tratta di operatori che permettono di investire in borsa da casa non comprando direttamente titoli ma consentendoti di speculare sull’andamento di un sottostante che riproduce le variazioni di prezzo di un certo asset quotato come azioni o indici. Per conoscere più da vicino questo strumento ti rinvio alla guida su cosa sono e come funzionano i CFD. Se vuoi affiancare alla teoria la pratica, invece, la cosa migliore da dare è provare ad investire attraverso i CFD usando un conto demo gratuito. Tutte le migliori piattaforme trading ti offrono questa possibilità. Per andare sul sicuro puoi ad esempio scegliere il broker eToro (leggi qui la recensione completa di Valore Azioni).

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Come investire sulla Borsa Valori

Su Valore Azioni ci sono tante guide di approfondimento dedicate a come investire in Borsa. Ad esempio:

Cosa si compra e cosa si vende in borsa?

Investire in Borsa con i segnali degli insider

Guida rapida su come investire in Borsa

Comprare azioni o tradare CFD: cosa conviene di più

In questo paragrafo però voglio accennare solo a quelle che sono le basi del gioco su una Borsa Valori.

Chiunque opera in borsa non lo fa perchè non sa come passare il suo tempo. Chi decide di giocare in borsa (dal più piccolo investitore al traders più grande di tutti i tempi) lo fa perchè ha come obiettivo quello di incrementare il suo capitale (ci sono anche altri fattori che spingono ad investire in borsa ma per semplificare al massimo considererò solo questo).

Le strade percorribili per raggiungere questo obiettivo sono essenzialmente tre: comprare ad un prezzo basso e poi rivendere ad un prezzo alto, approfittare dello stacco dei dividendi, vendere allo scoperto e poi ricomprare quello stesso titolo ad un prezzo più basso.

Sono questi i tre capisaldi dell’investimento in borsa. Le strategie di trading sono infinite ma, pur nella loro diversità, tutte di basano su queste tre strade. Credo sia giusto approfondire l’argomento con paragrafi appositi che rimandano ad ulteriori risorse che sono presenti sul sito. Prima di scendere però nel dettaglio, ricordo che puoi provare a testare tutte e tre queste strade operando con il CFD Trading. I migliori broker Forex e CFD, come ad esempio IG ti offrono il conto demo gratuito per imparare a fare trading in tutta tranquillità e senza il rischio di subire delle perdite.

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Comprare azioni ad un prezzo più basso e rivenderle ad un prezzo più alto

Il principio alla base degli investimenti in borsa è quello di comprare azioni ad un prezzo contenuto per poi rivenderle nel momento in cui le quotazioni hanno registrato un aumento. La differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita è il capital gain e corrisponde a quello che sarà il tuo guadagno (sul lordo vanno poi considerate le tasse indicate nella guida sulla tassazione delle rendite finanziarie).

Espresso in questi termini il gioco di comprare a prezzi bassi e vendere a prezzi alti sembra quasi uno scherzo. Ovviamente non è così poichè ci son tantissimi elementi da considerare sia di natura fondamentale che di analisi tecnica.

Investire in Borsa con i dividendi

Tutte le società che sono quotate in Borsa possono staccare dividendi. Le cosiddette cedole altro non sono che delle remunerazioni che spettano agli azionisti. Le cedole spettano anche agli obbligazionisti. In linea di tendenza l’appuntamento con il dividendo è una volta all’anno. L’ammontare della cedola, nonchè la data di stacco e di pagamento, sono indicate dall’assemblea degli azionisti su proposta del consiglio di amministrazione.

Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere la guida su cosa sono i dividendi azionari.

Attenzione perchè se è scontato che i dividendi interessino a chi compra azioni in senso fisico, in pochi sanno che è possibile approfittare dello stacco della cedola operando anche con il CFD Trading. Puoi trovare maggiori informazioni in questo articolo: Investire sui dividendi con il CFD Trading.

Mi spiace inoltre deluderti ma anche i dividendi sono soggetti a tassazione.

Vendere azioni allo scoperto

Il terzo principio alla base del gioco in borsa è quello di vendere azioni allo scoperto per poi ricomprare gli stessi titoli ad un prezzo minore. Può sembrare un assurdo ma in borsa si può guadagnare anche se il prezzo di un’azione è in calo. Per capire come fare ti rimando alla lettura della guida dedicata a posizioni long e short.

Se invece vuoi imparare a fare short trading, il suggerimento è quello di sfruttare il conto demo che broker autorizzati come IG (leggi qui la recensione completa) ti mettono a disposizione.

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Migliori Borse Valori al mondo

Quali sono le migliori borse valori al mondo? Non serve essere degli esperti di finanza per capire che la palma di borsa migliore va a Wall Street. Anche molte borse europee, comunque, si collocano nei primi posti della classifica mondiale. E poi ci sono le borse asiatiche con la piazza di Tokyo e quelle cinesi e ancora la borsa australiana. L’elenco è quindi lungo. Nella tabella in basso sono riportati gli indici di borsa in assoluto più negoziati.

Borsa Valori virtuale esiste?

Esiste una Borsa Valori non reale sulla quale potersi esercitare prima di passare a quella vera? La risposta è affermativa. Se fino ad alcuni anni fa non c’era la possibilità di investire in borsa in modo simulato, grazie allo sviluppo delle migliori piattaforme trading, ora questa possibilità esiste. Ma a cosa serve una Borsa Valori virtuale? Semplicemente ad imparare ad investire in azioni e indici senza correre il rischio di effettuare degli sbagli operativi che portano alla perdita del capitale. Un esempio di Borsa Virtuale è il conto demo che i migliori broker Forex e CFD offrono ai potenziali nuovi clienti.

Attenzione perchè l’apertura di un conto demo, ad esempio con il broker eToro, non significa essere poi costretti a passare al conto reale. Puoi attivare la tua demo, gratuita, e usarla fino a quando non ti senti sicuro per fare trading online con soldi veri. Se non sei sicuro o, dopo una fase di test, non sei soddisfatto, puoi restare con la demo oppure rinunciare del tutto. La demo eToro è gratuita e ti consente di avere 100.000 euro a disposizione per investire in borsa attraverso i CFD. Aprila seguendo il link in basso.

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