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La liquidità versata su un conto corrente diventa una forma di investimento e non più una provvista di cassa, viene applicata la cosiddetta patrimoniale sul denaro investito.

Si tratta di un prelievo dello 0,15% alla stregua di quanto già accade per un tipico conto deposito vincolato.

Sull’argomento è intervenuta di recente l’Agenzia delle Entrate per chiarire la situazione relativa a quei conti correnti ordinari con somme di denaro vincolate che quindi non sfuggono all’imposta di bollo proporzionale dello 0,15% sul capitale investito.

La circolare n. 15/E del 10 maggio 2013 fornisce ulteriori chiarimenti sull’applicazione della mini-patrimoniale da applicare alle forme di investimento così come sancito dal Dl 201/2011, che estende il perimetro dell’imposta anche ai conti deposito. Queste istruzioni fanno seguito a quelle contenute nella circolare n. 48/E del 21 dicembre 2012. I chiarimenti più rilevanti arrivano sulla distinzione tra conto corrente e conto deposito.

Nel primo caso si applica una tassa fissa di 34,2 euro annui, che sale a 100 euro pe le società. Se la giacenza media annua sul conto corrente è inferiore a 5mila euro, l’imposta non è dovuta.

I depositi bancari, invece, sono sottoposti al pagamento del bollo proporzionale dell’1,5 per mille a partire dal 1° gennaio 2013. L’aspetto più importante riguarda la funzione del denaro versato sul conto corrente.

Se le somme vengono depositate con un vincolo temporale per realizzare un interesse, allora dovrà essere applicata l’imposta di bollo dell’1,5 per mille come avviene per i conti deposito vincolati tradizionali.

Le somme di denaro non rientreranno nel calcolo della giacenza media dei 5mila euro annui, che fanno scattare l’imposta dei 34,2 euro. Inoltre, secondo quanto scritto nella circolare delle Entrate, le somme libere non devono essere oggetto di autonoma tassazione rispetto al rapporto di conto corrente, anche se vengono remunerate con un interesse.

imposta di bollo sui depositi vincolati
Depositi vincolati: Imposta di bollo 

Imposta di bollo su conto deposito: calcolo e applicazione

imposta di bollo sui depositi vincolati 3
Imposta di bollo su conto deposito

Certamente aprire un conto deposito può essere una soluzione atta alla conservazione del proprio denaro ed in alcuni casi può far fruttare i propri risparmi. Questo lo si può fare investendo la liquidità disponibile e garantendosi un rendimento costante.

La sua apertura però comporta il pagamento annuale di un’imposta di bollo. L’imposta è proporzionale all’ammontare del deposito stesso.

Tutti i titolari di un conto deposito dovranno versare per il 2018 un’imposta dello 0,20% delle somme vincolate. Questo è quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2014.

Come si calcola l’imposta di bollo sui conti vincolati

Oltre al conto deposito, molte Banche offrono la possibilità di aprire un conto corrente abbinato ad un deposito di risparmio libero. Possono anche attivare delle linee vincolate, ottenendo ottimi rendimenti.

In questo caso è previsto il pagamento di un’imposta di bollo. In particolare, per i conti corrente con linee vincolate devi sapere che:

L’imposta di bollo fissa è calcolata sulle somme depositate sul conto corrente e non sulle linee vincolate. Questo prevede una spesa complessiva di € 34,20 all’anno nel caso di giacenza media superiore a € 5.000.

L’imposta di bollo proporzionale, viene calcolata sui conti deposito e viene stabilita alla data di produzione dell’estratto conto:

  • Annuale;
  • Semestrale;
  • Trimestrale;
  • Annuale.

Viene calcolata sul controvalore totale del deposito titoli:

  • Azioni;
  • Obbligazioni;
  • Fondi comuni d’investimento;
  • Altri strumenti finanziari;
  • Importi vincolati.

L’imposta non dovrà essere corrisposta se alla data di produzione dell’estratto conto non saranno presenti vincoli attivi.

Non è corrisposta neanche nel caso in cui non sono presenti strumenti finanziari di nessun genere sul deposito titoli.

Solo a seguito di individuazione dei prodotti sui quali sarà applicata l’imposta di bollo proporzionale, il calcolo è dello 0,20% del valore totale dei prodotti.

Si deve tenere presente che l’aliquota dello 0,2% è calcolata su base annua.

Esclusioni dall’imposta di bollo

Il Decreto Salva Italia fa salvi i fondi pensioni ed i fondi sanitari i quali restano esclusi dalla nuova tassazione. Al contrario, non si applicano ai dossier aventi saldo zero.

Contitolarità di conti

Se si ha contitolarità del conto, si deve sapere che l’imposta di bollo si applica solo una volta in quanto l’imposta colpisce solo lo strumento finanziario e non il possessore.

L’imposta non si applica in linea teorica ai conti correnti e alle disponibilità liquide.

Bollo conto deposito: come si calcola

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Bollo conto deposito: come si calcola

Alle imposte sugli interessi, si deve anche considerare la spesa del conto deposito (libero o vincolato) legata al bollo o mini-patrimoniale.

Questa è calcolata in modo progressivo in base alle somme versate ed in misura pari allo 0,20%. Per i conti correnti invece, l’imposta di bollo è fissa.

Al momento è consigliabile anche valutare l’apertura di un conto corrente online offerto dalle diverse banche che propongono costi depositi zero spese di apertura, gestione e bollo.

L’imposta di bollo è del 2 x 1000 dell’importo depositato. Si notino però le differenze tra persone fisiche e giuridiche le uali invece sono soggette a un tetto massimo di 14.000 Euro.

La tassa in questione a seguito della legge di stabilità 2014 è stata annullata per importi al di sotto dei 17.100 Euro.

Il bollo è calcolato alla data di produzione dell’estratto conto. Quindi si deve considerare il tipo di contratto sottoscritto (mensile, trimestrale, semestrale o annuale). In breve l’imposta di bollo si paga sulla base del valore alla data di rendicontazione.

Per il 2018 l’imposta si paga proporzionalmente nella misura dello 0,20% su base annuale.

Come si calcola l’imposta di bollo sui conti deposito? Esempi

  Rendicontazione annuale – caso classico Rendicontazione annuale – imposta di bollo nella misura minima
Nominale investito 10.000 € 200€;
Durata del vincolo 12 mesi 12 mesi
Data di accensione del vincolo 01/01/2018 01/01/2018
Data di Scadenza del vincolo 01/01/2019 01/01/2019
Data rendicontazione 31/12/2018 31/12/2018
Valore “teorico” imposta di bollo 10.000 x 0,20% = 20 €

Poiché il valore teorico è superiore a 1€ (importo minimo dovuto), si pagherà 20€ di imposta di bollo.

200 * 0,20% = 0,4€

Poiché il valore teorico è inferiore a 1€ (importo minimo), si applica l’imposta minima e si pagherà 1€ di imposta di bollo.

L’imposta di bollo si paga proporzionalmente al periodo di vigenza del vincolo.

Maggiori approfondimenti:

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