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Nel corso della recente Star Conference di Borsa, gli operatori di mercato, gli investitori e gli imprenditori presenti hanno constatato un ritorno di interesse verso le circa 70 piccole e medie imprese italiane quotate sul segmento Star del Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana.

A mostrarsi interessati ad investire sui titoli azionari quotati su tale segmento sono stati soprattutto investitori esteri, a caccia di occasioni interessanti visti i bassi livelli delle quotazioni e visto l’andamento positivo delle performance, nonostante il difficile contesto economico e finanziario. Basti pensare che dall’inizio dell’anno ad oggi l’indice FTSE Italian Star ha guadagnato il 12% circa, a fronte di un calo del 3% circa dell’indice All Share e del 5% circa dell’indice FTSE Mib. Inoltre, dal 2002 ad oggi l’indice FTSE Italian Star ha sovraperformato l’All Share del 77% circa.

La performance positiva in Borsa è stata accompagnata da un buon andamento dei conti, con il fatturato aggregato che nel 2012 ha registrato un incremento dell’1% circa e un fatturato in crescita nel 62% dei casi. L’unico neo è rappresentato dalla bassa liquidità legata alle piccole dimensioni, ciorcostanza che impedisce ai fondi di effettuare investimenti importanti.

Tra le azione quotate sul segmento Star a maggiore liquidità figura al primo posto Ansaldo STS, con una capitalizzazione al 3 aprile 2013 pari a 1232 milioni di euro. Segue Yoox (846 milioni di euro), Falck Renewables (251 milioni di euro), Banca Popolare Etruria e Lazio (92 milioni di euro), La Doria (55 milioni di euro), Saes Getters (52 milioni di euro), TXT e-solutions (45 milioni di euro), Eurotech (42 milioni di euro), Biancamano (20 milioni di euro) e Mondo TV (14 milioni di euro).

 

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